Il governo militarizza le scelte sul nucleare

7 Febbraio 2010
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Red

Il governo usa il braccio di ferro contro le Regioni. Sul nucleare introduce una logica militare. Decide il governo. Punto. Della volontà delle Comunità regionali chissene. E così il Consiglio dei ministri ha deciso di impugnare dinnanzi alla Corte Costituzionale le leggi regionali di Puglia, Campania e Basilicata che vietano l’installazione di impianti nucleari nei loro territori. La decisione è stata presa su proposta del ministro Claudio Scajola (Sviluppo Economico) e d’intesa con il ministro Raffaele Fitto (Affari Regionali).
“L’impugnativa delle tre leggi è necessaria per ragioni di diritto e di merito”, ha spiegato il ministro Scajola. “In punto di diritto - ha aggiunto - le tre leggi intervengono autonomamente in una materia concorrente con lo Stato (produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica) e non riconoscono l’esclusiva competenza dello Stato in materia di tutela dell’ambiente, della sicurezza interna e della concorrenza (articolo 117 comma 2 della Costituzione). Non impugnare le tre leggi avrebbe costituito un precedente pericoloso perché si potrebbe indurre le Regioni ad adottare altre decisioni negative sulla localizzazione di infrastrutture necessarie per il Paese”. “Nel merito - ha continuato il ministro - il ritorno al nucleare è un punto fondamentale del programma del Governo Berlusconi, indispensabile per garantire la sicurezza energetica, ridurre i costi dell’energia per le famiglie e per le imprese, combattere il cambiamento climatico riducendo le emissioni di gas serra secondo gli impegni presi in ambito europeo”.
Bravo Scajola! Ma dimentichi una cosa piccola, piccola. Le scorie mantengono la radioattività per milioni di anni. Dove le stocchiamo? Com’è possibilie lasciare alle generazioni futuro un così terribile lascito? Questo è il problema irrisolto del nucleare e tacere su questo è a dir poco riprovevole nn solo sul piano politico, ma anzitutto su quello etico.
Ma parlare di queste cose col Ministro è inutile. Sono temi troppo alti per lui. Ed infatti, siccome è possibile che altre Regioni si pronuncino contro la loro nuclearizzazione, Scajola ha preannunciato che “il Governo impugnerà tutte le eventuali leggi regionali che dovessero strumentalmente legiferare su questa materia, strategica per il Paese”. Scajola ha concluso rilevando che “sulla medesima questione si è già pronunciata nel senso esposto la Corte costituzionale”. E’ probabile, dunque, che queste leggi regionali vengano annullate. Ma esse sono il frutto di una volontà diffusa delle comunità. E certo se questa volontà si tradurrà in un esteso movimento popolare il Governo non potrà imporre i suoi diktat e dovrà fare marcia indietro. Proviamoci.

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