Giacomo Meloni - Segr. Naz. CSS
La Confederazione Sindacale Sarda aderisce allo Sciopero Generale ed alla Manifestazione del 5 febbraio 2010 per un NUOVO SVILUPPO DELLA SARDEGNA, ponendo con forza l‘urgenza e la necessità che il Popolo Sardo si doti di un Nuovo Statuto di sovranità in forza del suo essere Nazione all’interno dell’Europa dei Popoli. Il vecchio modello di sviluppo è in crisi irreversibile e i risultati drammatici dei150 mila disoccupati , dei 350 mila sardi che vivono al di sotto della soglia della povertà , degli 11 mila lavoratori in cassa integrazione, delle 600 e più imprese che hanno dichiarato lo stato di crisi ne sono la prova certificata del fallimento. Non c’è settore produttivo dall’industria all’agricoltura, dal commercio all’artigianato che non denunci la propria difficoltà . L’Università, la Scuola, la Formazione, la Ricerca, la Sanità, i Trasporti sono in crisi ed i giovani sardi riprendono la via dell’emigrazione . E’ il fallimento della stessa Autonomia della Sardegna che tutti noi sardi dobbiamo avere il coraggio di archiviare come esperienza storica definitivamente conclusa per aprire oggi con questa manifestazione di popolo una fase nuova di rapporto con lo Stato Italiano e soprattutto con L’Europa. Dobbiamo riprenderci il potere di decidere e riaffermare la nostra SOVRANITA’.
1. Condividiamo l’obiettivo unitario di un Nuovo Statuto della Sardegna, elaborato dall’Assemblea Costituente Sarda se così , come negli auspici, deciderà il Consiglio Regionale, diversamente si è pronti ad organizzare con modalità alternative l’elezione di una Assemblea Costituente oppure un referendum sulla sovranità della Sardegna, come sta avvenendo in questi mesi nella vicina Catalogna . Un Nuovo Statuto Sardo con nuovi e più ampi poteri in un quadro europeo dove il riconoscimento di status di insularità della Sardegna sia preludio all’affermazione della Nazione Sarda in una Europa dei Popoli libera e democratica.
2. Il secondo obiettivo condiviso è la rivendicazione di un Nuovo Sviluppo della Sardegna con le specificità presenti nella Piattaforma confederale alla base dello Sciopero Generale dal riequilibrio territoriale tra aree interne e costiere all’esigenza della necessità della realizzazione di un federalismo interno che veda la Pubblica Amministrazione,a partire da quella adeguatamente riformata della Regione, come elemento cardine di promozione di sviluppo secondo il principio di sussidiarietà;
3. Un piano pluriennale per il lavoro e per lo sviluppo locale con un welfare regionale moderno, attento alle esigenze e bisogni dei soggetti più deboli della popolazione, un nuovo sistema creditizio,ma soprattutto nuovi investimenti nelle infrastrutture materiali e immateriali come il trasporto locale,le infrastrutture stradali,portuali e aeroportuali,respingendo come ingiusto il patto di stabilità che attualmente è un vero e proprio imbroglio e impedimento alla crescita e sviluppo della nostra isola.
4.Un nuovo piano energetico basato sulle fonti rinnovabili(solare,eolico e fotovoltaico) e reti diffuse del metano ,un ripensamento e rimodulazione di un sistema produttivo industriale rispettoso dell’ambiente non inquinante e meno energivoro ;il rilancio del turismo ,la difesa e valorizzazione dell’ambiente, il rifiuto netto al nucleare,lo smantellamento dei poligoni e servitù militari;la promozione dello sviluppo rurale,una vera e propria riforma dell’agricoltura , dell’allevamento e della pesca,legati all’agroalimentare e all’industria della conservazione e trasformazione dei prodotti , promossi con i marchi DOC,DOP e IGP.
5. La valorizzazione della formazione, della scuola, dell’Università e della ricerca; la difesa e la valorizzazione della cultura e lingua sarda come elemento di sviluppo e identità.
Santa Giusta, 30/01/2010
IL CONSIGLIO NAZ. DELLA CSS
SCIOPERO GENERALE CON MANIFESTAZIONE A CAGLIARI
VENERDI’ 5 febbraio 2010 raduno Piazza Giovanni XXIII ore 9 c/o Edicola
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