Red
A Vendola il 60% dei circa 200.000 votanti alle primarie pugiesi. Per quale ragione Boccia, strabattuto da Vendola nel 2005, avrebbe dovuto vincere oggi? Mistero. Anzi, proprio l’avergli opposto il comcorrente già strapazzato la volta scorsa ha reso più prevedibile la sconfitta. O si pensava che i casinisti dell’Udc avrebbero fatto la differenza? Ma come si fa a confidare nel voto di una forza che non esclude di allearsi con il PdL? Solo D’Alema può pensare questo, ma è del tutto fuori dalla realtà. Questa posizione oindivaga dei casinisti, ha indotto anzi a votare Vendola, tutto sommato un candidato affidabile e sperimentato. E poi perché negare a Nichi ciò che si concede a tutti. E’ il Presidente uscente? Bene, si discuta del suo operato. Non si è sempre detto che a fine legislatura il popolo sovrano (che deve stare seduto alla TV per tutta la legislatura, può finalmente giudicare e scegliere. Ed allora perché negare a Vendola ciò che si predica per tutti? E perché solo a lui negare le primarie. Insomma, una infinità di contraddizioni che hanno indotto l’elettorato democratico a reagire contro tutto questo politicismo e dare un voto plrebiscitario a Vendola.
Questo voto è un buon segno per la conferma del presidente uscente. Poi Vendola è un uomo tenace e coerente. E’ un leader nazionale. E’ difficile che i pugliesi gli preferiscano Rocco Palese, scelto da Silvio Berlusconi quale candidato per la Presidenza della Regione Puglia.
Vendola poi ha un programma forte ed ha anche una capacità di unire i pugliesi, alla sinistra ai democratici moderati. Udc o no , Nichi Vendola vincerà.
2 commenti
1 Francesco Cocco
25 Gennaio 2010 - 09:18
Lo sconfitto non è Boccia (lo era in partenza) ma D’Alema, ovvero l’arroganza del potere. Se il PD non si libera al più presto dei suoi leader-padroni difficilmente può pensare di sconfiggere in tempi storici la destra berlusconiana. Bersani merita fiducia, ma deve dimostrare autonomia nel confronti del suo capofila D’Alema.
2 Andrea Murru
25 Gennaio 2010 - 12:29
Al contrario di molti che sottolineano come lo strumento delle primarie rappresenti un punto a favore di quella che si usa definire democrazia, io credo che la stessa si possa manifestare appieno solo a seguito del risultato emerso dalle prime e nell’accettazione incondizionata del suo esito.
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