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Buon sangue non mente. C’e’ anche Pier Silvio Berlusconi, il figlio del premier, tra gli indagati nell’inchiesta Mediatrade-Rti. Pier Silvio Berlusconi, e’ stato consigliere di amministrazione e vice presidente di Mediatrade.
La Procura di Milano ha chiuso l’inchiesta Mediatrade-Rti nella quale, tra gli indagati figurano Silvio Berlusconi e altre persone, in tutto una decina. Il pm Fabio De Pasquale, tramite la Gdf, ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini. L’inchiesta e’ nata da uno stralcio di quella principale Mediaset e riguarda presunte irregolarita’ nella compravendita di diritti televisivi per creare, secondo l’accusa, fondi neri. La chiusura di questo filone di indagine era attesa da tempo.
Le persone indagate nel filone di inchiesta Mediatrade sono in tutto 12, tra cui anche Fedele Confalonieri, il banchiere Paolo Del Bue, il produttore Frank Agrama, tre dirigenti di Mediaset e due cittadini di Hong Kong. I reati contestati, a vario titolo, sono: concorso in appropriazione indebita, frode fiscale e riciclaggio. I reati contestati vanno fino allo scorso anno. Nei confronti del premier Silvio Berlusconi è stato ipotizzato il reato di appropriazione indebita, come all’inizio dell’indagine, mentre per il figlio Pier Silvio e Confalonieri quello di frode fiscale.
Naturalmentee per tutti vale la presunzione di non colpevolezza fino a sentenza passata in giudicato. Quindi - processo breve vigente - si potrà già parlare non di presunzione ma d’innocenza certa.  Buona prescrizione a tutti!