La volpe del Tavoliere ha una “pensata” per la Puglia

29 Dicembre 2009
10 Commenti


Red

La volpe del Tavoliere, in un sol colpo, crea le premesse per consegnare al centrodestra il Comune di Bari e La Regione puglia.
Il sindaco di Bari, Michele Emiliano, alla fine ha accolto la sollecitazione del leader Massimo ed ha accettato di correre per le regionali del prossimo marzo, a capo del centrosinistra. Ieri il sindaco di Bari, nonché presidente del Pd in Puglia, ha rotto gli indugi: «Accoglierò la decisione del mio partito - ha detto - senza porre condizioni». Emiliano è pronto quindi a dimettersi da sindaco per correre per la poltrona di Governatore. Emiliano tende la mano all’attuale Governatore, Nichi Vendola, invitandolo ad un dialogo.
Il Governatore, però, non ha nessuna intenzione di farsi da parte e anzi rilancia: «Correrò da solo». Il rischio, molto serio, che corre il centrosinistra in Puglia è duplice: rischia di perdere la città di Bari, in caso di elezioni anticipate per le comunali, e di presentarsi alle regionali divisa.
Ma non è tutto. Nicola Fratoianni di Sinistra e libertà chiede a gran voce le primarie mentre l’assessore regionale del Pd, Fabiano Amati, parla di un referendum da convocare all’interno del Pd, partito largamente rappresentato nella giunta guidata da Nichi Vendola.
Nel Pd pugliese si è aperto un duro scontro nella difficile scelta del candidato alle prossime regionali: ieri è stata infatti annullata l’assemblea regionale del partito, ufficialmente perché l’organismo «non è stato messo nelle condizioni di potere avere un confronto sereno» a causa della presenza nella sala di sostenitori di Nichi Vendola - molti dei quali iscritti al Pd - che poco prima, con volantini e striscioni, avevano manifestato davanti all’ingresso dell’albergo dove si sarebbe dovuta tenere la riunione.
L’assemblea all’inizio era stata aperta solo ai 126 delegati, ma poi, dopo le proteste, è stata aperta dagli organizzatori a tutti gli esclusi: iscritti, manifestanti e giornalisti. Il confronto avrebbe dovuto sciogliere il nodo Emiliano-Vendola: i 126 delegati avrebbero dovuto discutere sulla candidatura del sindaco di Bari e presidente regionale del Pd, Michele Emiliano. Candidatura che consentirebbe l’allargamento della coalizione a Udc e Idv. Ma una parte del partito chiede di sostenere il presidente uscente Nichi Vendola, già sceso in campo ufficialmente e non disposto a fare un passo indietro.
In realtà sembra che a far precipitare di nuovo il Pd nel “tutti contro tutti”, sia stato un sms inviato la scorsa notte dal sindaco di Bari, con il quale Michele Emiliano ha chiesto ai delegati all’assemblea regionale del partito di esprimersi «all’unanimità» sull’ipotesi di una sua candidatura alla presidenza alla regione Puglia, altrimenti rinuncerà. Emiliano nell’sms spiega di non potere «reggere una responsabilità del genere senza unanimità» e che, se questa non ci sarà, sarà lui stesso a «proporre all’assemblea un altro candidato e in particolare Vendola».
Significativo l’appello di Magliavacca, una busta spedita praticamente a Vendola: «Faccio appello a tutto il centrosinistra pugliese e ai suoi massimi rappresentanti, perché, al di là delle polemiche, delle rotture e dei fatti gravi che stanno avvenendo, prevalga uno spirito di responsabilità verso il centrosinistra e la sua ambizione di continuare a governare».
Il centrodestra, da parte sua, è più tranquillo, anche se non sembra avere le idee chiare su chi sarà il candidato per le regionali: si parla del magistrato Stefano Dambruoso, ma c’è chi ha chiesto una disponibilità ad Adriana Poli Bortone, ex ministro e sindaco di Lecce. Chiunque sia, grazie a Max, ha molte probabilità di vittoria.

10 commenti

  • 1 Carlo Dore jr.
    29 Dicembre 2009 - 09:56

    Personalmente, tra Vendola ed Emiliano, non avrei dubbi sul sostenere Emiliano. Non è certo colpa di D’Alema se Vendola ha governato male…

  • 2 Massimo Marini
    29 Dicembre 2009 - 10:09

    Siamo al capezzonismo più sfrenato - si difende l’indifendibile! Vendola ha governato male? Ma allora com’è che c’è mezza Puglia che si sta barricando pur di riavere Vendola governatore? E poi perché non si fanno le primarie? Qual è il problema? Se è vero che ha governato tanto male, non sarà difficile per Emiliano vincere. Perché il PD si sta comportanto in modo tanto diverso in diverse regioni? In Calabria, ad esempio il 10 gennaio va alle primarie dove si candidano ben 4 esponenti: il presidente uscente Agazio Loiero, il presidente del consiglio regionale Peppe Bova, la parlamentare Doris Lo Moro, il consigliere regionale Brunello Censore. Tutti candidati del PD e per essere più precisi tutti di area Bersani. Qui, ad oggi, le primarie vengono accettate dai vertici nazionali del Pd senza che nessuno sollevi l’obiezione che l’UDC e l’IDV hanno già espresso la loro contrarietà alla ricandidatura di Loiero, presidente uscente e di chi ha governato in questa legislatura. Nello stesso tempo per le elezioni del comune di Lamezia Terme, terza città per abitanti della Calabria e centro commerciale e industriale importante, il PD decide di andare alle primarie per la scelta del candidato a sindaco contro il parere dell’intera sinistra che invece chiede la ricandidatura di Gianni Speranza. Eppure su Gianni Speranza non si sono espressi contro né l’UDC né tanto meno l’IDV che invece sostiene la sua riconferma. Non ci troviamo in un comune qualsiasi, siamo a Lamezia Terme, comune sciolto per mafia la scorsa legislatura, e che in questi anni ha visto Gianni Speranza portare avanti una battaglia contro l’illegalità e la mafia che ha assunto rilievo nazionale. Questi sono i fatti che spesso parlano più delle analisi politiche. Allora ci sarebbe da porre alcune domande al Pd nazionale. Perché per situazioni simili si compiono scelte diverse? Perché in Calabria è possibile fare le primarie, qui addirittura solo con candidati del Pd, mentre in Puglia non è possibile fare le primarie di coalizione? Perché un sindaco come Gianni Speranza che ha assunto il simbolo del buon governo contro il potere mafioso viene messo in discussione proprio dal PD? La motivazione delle alleanze non regge perché sia in Puglia che in Calabria la situazione è simile, e non regge ancor di più a Lamezia Terme dove l’UDC e l’IDV non sono contrari alla riconferma di Gianni Speranza. Non si capisce qual è la strategia del PD che porta a sacrificare gli amministratori più capaci e che hanno dato il senso di un modo nuovo di governare e invece porta a promuovere chi di certo non è stato esempio di buon governo. Perché di certo tra il modo di governare di Nichi Vendola e quello di Agazio Loiero c’è una differenza siderale, così come l’esperienza di Gianni Speranza è diventata sinonimo di buona amministrazione e di trasparenza.

  • 3 Carlo Dore jr.
    29 Dicembre 2009 - 10:30

    Caro Massimo, evita di farti prendere la mano, sovrapponendo argomenti diversi. Ho semplicemente detto che, personalmente, sosterrei Emiliano, non che sono contrario all’uso delle primarie. La mia decisione può essere spiegata in questi termini: nel luglio scorso, quando un’indagine della Magistratura investì parte della Giunta guidata da Vendola, il Presidente della Regione Puglia scrisse una lettera aperta in cui evidenziava l’inidoneità del PM titolare dell’inchiesta a svolgere imparzialmente il suo ruolo e conseguentemente lo invitava ad astenersi dalle indagini. In altre parole, lamentava un uso politico della Giustizia: troppo, per chi, come il sottoscritto, ha sempre individuato nella difesa della legalità e dell’indipendenza del potere giudiziario il centro del proprio impegno politico. Da quel momento, ho più volte dichiarato che Nichi Vendola non era in grado di rappresentare un’alternativa credibile al centro-destra: non possiamo essere legalitari a targhe alterne, e soprattutto non possiamo permettere che i nostri esponenti ricorrano agli stessi identici argomenti propri di Berlusconi. Dunque, la candidatura di un magistrato dell’antimafia come Emilano sembra più coerente con le mie posizioni, anche in considerazione del fatto che consentirebbe di allargare la coalizione a forze (l’UDC e l’IDV) che hanno ripetutamente maniifestato la loro indisponibilità a sostenere il governatore uscente. Questo è il mio ragionamento: forse non condivisibile, ma certamente legittimo e non aggressivo. Perchè accusarmi di “capezzonismo”? Discorso diverso deve invece essere svolto sul metodo attraverso cui la candidatura di Emiliano è stata proposta. Sul punto, la mia posizione non è cambiata: sono assolutamente contrario all’uso delle primarie per la scelta dei dirigenti di partito, assolutamente favorevole alla consultazione di elettori e militanti per la determinazione dei candidati ad una carica elettiva.

  • 4 Massimo Marini
    29 Dicembre 2009 - 11:55

    Cosa c’entra allora la frase “non è certo colpa di D’Alema se Vendola ha governato male”? Quasi che la posizione ufficiale (fino ad ora) del PD - ovvero il rifiuto delle primarie (solo in Puglia, chissà perché) - fosse in qualche modo giustificabile con una presunta incapacità di Vendola. Mi ripeto: se il PD è così sicuro che la candidatura di Emiliano sia più forte di quella di Vendola, si vada alle primarie.

    A scanso di equivoci allora, se vuoi rispondi a queste due semplici domande:
    1. Ritieni che il comportamento del PD nel caso Puglia sia corretto? (Si o No)
    2. E’ opportuno andare per primarie in Puglia? (Si o No)

  • 5 Massimo Marini
    29 Dicembre 2009 - 12:39

    A completamento della questione, riporto un pezzo tratto dal blog di Giuseppe Pontrelli, tesserato PD di Bari - presente ieri all’assemblea rinviata. Così, tanto per farci un’idea dello stato confusionale nel quale versa il partito a causa delle ingerenze romane.

    “Io e Bruno ci siamo ritrovati alle 16 circa davanti all’Hotel Excelsior, l’hotel dove era in programma l’assemblea del pd pugliese che avrebbe deciso della candidatura a presidente della Regione.
    Non eravamo 500, ma circa 200 (la questura di Bari non ha ancora dichiarato le sue stime).
    Molti di Sinistra e Libertà, ma anche militanti del pd come noi avvisati nelle ultime 24h da un tam tam su fb, e preoccupati delle scelte annunciate, che rinnegano nei fatti il metodo delle primarie (è lo Statuto a richiederle…ce ne siamo scordati?), e del rischio concreto di vedere in un colpo solo diviso il centrosinistra, persi Comune di Bari e Regione, e buttati anni di esperienza positiva di governo locale (la”primavera pugliese” è stata chiamata).
    Il tutto deciso senza ascoltare iscritti ed elettori, peggio andando nei fatti contro l’opinione espressa solo sei mesi fa dai cittadini, che hanno voluto Michele Emiliano di nuovo sindaco.
    Si vedevano solo tre cartelli, o meglio fogli-A4 fatti con le stampanti di casa: “Vendola Presidente”, “Difendi la Puglia migliore”, e il più simpatico ed efficace “Michè japr l’ecchie” (traduzione dal barese: Michele, apri gli occhi!), con sotto citata una sua dichiarazione di qualche mese fa: “Sputatemi in un occhio se farò mai il Presidente della Puglia”.
    L’atmosfera era tranquilla, ho visto alcuni delegati entrare salutati dai manifestanti “Mario, tutt’appost? Mi raccomand’, eh eh”, “Oh, carissimo, buon anno!”. Insomma, come era giusto che fosse, era una corretta e democratica manifestazione di opinione. Ogni tanto qualche manifestante si allontanava per prender un caffè al bar accanto e scambiare quattro chiacchere. Gli slogan più gettonati sono stati “Un presidente, c’è solo un presidente”, “D’Alema vattene da Bari”, e ad onor del vero, un paio di volte un inappropriato e poco elegante “D’Alema vaff**”, ma molto meno partecipato.
    Il tempo passava, molti andavano via (è sempre tempo di festa) e nessuno si sognava di forzare l’ingresso e provare ad entrare nell’Hotel. Non era previsto, e non era nemmeno negli obiettivi.
    Ad un certo punto, con nostra grande sorpresa hanno fatto entrare le persone rimaste fuori. Un centinaio circa. I posti della sala erano occupati nelle prime file dai delegati regionali e nazionali. Noi ci siamo messi con ordine nelle ultime file. Il tutto si è svolto senza alcun problema o difficoltà.
    Il palco è rimasto vuoto per circa mezz’ora.
    Nessuna traccia nè di Blasi, segretario regionale, nè di Emiliano.
    Ad un certo punto è entrata l’onorevole Capano, ha preso il microfono e detto: “il segretario di questo partito ha ritenuto che quelle di oggi non fossero le condizioni per affrontare una discussione….Siamo in una fase delicata e bisogna parlarsi con grande franchezza, ed è diritto-dovere di ogni organismo dirigente condurre questa discussione con molto senso di responsabilità e misura”.
    Giù i fischi e i mormorii di una sala che invece aveva tutte le intenzioni di ascoltare in maniera civile il dibattito.
    Le parole della Capano anche se fuori luogo (lo ripeto la situazione era tranquilla, e la decisione di aprire la sala proveniva dagli stessi dirigenti), non mi hanno affatto sorpreso…credo fosse nelle intenzioni prendere ancora un pò di tempo per districare una matassa ancora ingarbugliata e, per non ammettere propri limiti e inadeguatezza, in maniera goffa, è stata attribuita la responsabilità al disturbo arrecato dai sostenitori di Vendola.
    La chiusura della Capano è stata la ciliegina: “Più tardi verrà rilasciata una dichiarazione stampa sull’accaduto”..insomma non un solo tentativo per aprire l’assemblea e onorare la presenza di delegati e elettori giunti anche da lontano, ma tutte le attenzioni riservate per la stampa.
    E’ seguita una scena caratterizzata da improperi ed insulti pesanti…ma ancora una volta i manifestanti non c’entravano nulla: si trattava infatti di di una lite tra due delegati del pd.
    A quel punto sono andato via, portandomi dietro un immagine davvero triste della situazione in cui il pd versa alla fine di questo 2009.
    Che dire, speriamo nell’anno nuovo..”

  • 6 Carlo Dore jr.
    29 Dicembre 2009 - 13:14

    Rispondo con piacere alle tue domande.
    Partiamo dalla seconda: io credo che le primarie siano il modo più corretto (o forse, l’unico modo possibile) per la scelta di un candidato ad una carica elettiva, specialmente quando, come nel caso della Puglia, ci sono due autorevoli competitor in lizza. Ovviamente, deve trattarsi di primarie regolate in modo rigoroso e trasparente, per evitare che l’esito della competizione venga (diciamo così) influenzato da turbative esterne.
    Viceversa, le primarie potrebbero non risultare utili in altre situazioni: in particolare, sono contrario all’uso delle primarie per la scelta dei dirigenti di partito; inoltre, non credo che il ricorso alle primarie sia utile quando, tra i vari partiti della coalizione, c’è unanimità di consensi in ordine alla figura di un candidato (vedi il caso della Bresso in Piemonte o di Errani in Emilia), ovvero quando, pur mancando tale unanimità, la fazione che si oppone ad un certo candidato non è in grado di proporre una credibile alternativa (è quanto si è verificato in Sardegna con Soru).

    Venendo invece al primo quesito, la risposta è più complicata. Ciò che mi impressiona negativamente del PD è l’incapacità di decidere, generata evidentemente dalla condizione di un partito ancora troppo diviso in correnti per poter esprimere una linea unitaria.
    Se infatti si ritiene che Vendola non debba essere ricandidato, sarebbe opportuno che i vertici del Partito (a cominciare dal Segretario nazionale) prendessero una posizione netta e motivata, dicendo chiaramente “Vendola non è il nostro canidato” e spiegando le ragioni che stanno alla base di questa scelta (nel mio precedente intervento ne ho citata una). Spetterebbe a quel punto al Governatore uscente valutare se “correre da solo” o meno, nella consapevolezza del fatto che la presenza di due candidati di sinistra agevolerebbe non poco l’ascesa del centro-destra alla guida della Regione.

  • 7 Massimo Marini
    29 Dicembre 2009 - 14:39

    A parte constatare che non riesci a dare una risposta netta mai, alle domande che ti vengono sottoposte, al netto dei fronzoli, mi pare che la pensiamo alla stessa maniera, ovvero: 1. il PD sta gestendo malissimo l’affaire Puglia; 2. le primarie erano necessarie in questo specifico caso. Un po’ di chiarezza nei discorsi ogni tanto non guasterebbe.

  • 8 militante ignoto
    29 Dicembre 2009 - 20:33

    Ne aggiungo delle altre di domande, magari riesco a tirare fuori qualcosa di originale e lontano dai soliti luoghi comuni del nostro:
    -Come si tiene assieme questa presunta intransigenza morale di C.D.J (declinata solo mediante manganello e manette) con la ricerca di alleanze con l’UDC pugliese, espressione delle lobbyes della sanità privata che hanno negli Angelucci i loro esponenti più rappresentativi?
    -Come giustificare questa presa di posizione in favore della candidatura Emiliano, ennesima operazione politicista di D’Alema, che ritiene di costruire delle maggioranze alternative a Berlusconi semplicemente inglobando ceto politico proveniente dal centrodestra, con la sbandierata irreprensibilità di C.D.J rispetto ad inciuci di qualsivoglia specie? Solo chi di politica nulla comprende può non capire che l’appoggio dell’UDC in Puglia o nel Lazio, l’ingresso nella giunta siciliana di Lombardo, una eventuale alleanza a livello nazionale (con ciò intendendo una alleanza organica e di governo e non un fronte comune per cacciare Berlusconi e poi nemici come prima) ,non sono risultati che si raggiungono senza pagare un prezzo agli amici di Cuffaro e alla rete clientelare di Lombardo o di Comunione e Liberazione.
    -E infine, come ci si può definire Berlingueriani o di sinistra, come fatto più volte su queste pagine, quando di fronte a questioni dirimenti come questa, ossia la scelta tra una politica come quella di Vendola che, con tutte le difficoltà del caso, non si può non definire radicalmente riformatrice, e un populista di centro come Emiliano, si sceglie quest’ultimo? Oltretutto tale scelta non viene adeguatamente supportata con critiche di merito all’azione della giunta regionale pugliese: si ritiene forse sbagliato riportare in mano alla regione l’acquedotto e la gestione delle risorse idriche ?Oppure rifiutarsi di applicare l’ordinanza che chiede ai medici di denunciare i clandestini, anzi attivare una direttiva regionale che punisce i medici che lo fanno? O ancora lottare contro la politica energetica del governo basata sul ritorno al nucleare non in nome di una semplice scelta localistica, ma proponendo e portando avanti una reale alternativa di sviluppo energetico che ha proiettato la Puglia nell’elite europea delle energie alternative?
    Si potrebbe continuare a lungo ma credo che bastino queste poche cose a smontare una presa di posizione debole nelle motivazioni ma forte nell’istintività reazionaria, oserei dire di classe di chi la compie.
    Forse il nostro dovrebbe mettere in fila le proprie posizioni e trarre le debite conclusioni sulla sua naturale collocazione politica, molto lontana da quella che egli stesso suppone di avere e dichiara attraverso gli aggettivi con i quali non manca di definire la propria posizione politica e ideale, salvo svuotare il senso di questi stessi aggettivi con le posizioni che puntualmente assume.
    Quest’ultima riflessione, mi si creda, è fatta con la sincerità di chi cerca solo la chiarezza, la limpidezza delle scelte, la coerenza tra ciò che si proclama e ciò che nei fatti si porta avanti.
    Le idee politiche vestono l’anima di ciascuno di noi, non sono solo l’abito col quale vestire i discorsi, forse solo in nome di quel gusto per certo elitismo della sinistra che ne è stato il male peggiore ma che garantisce ancora buone entrature in certi salotti.
    Saluti a tutti.

  • 9 paolo erasmo
    29 Dicembre 2009 - 23:33

    Discussione estremamente interessante, comunque una domanda vorrei porla, ma perchè il PD propone di candidare il Sindaco di Bari eletto appena sei mesi fa e quindi con altri 4 anni e mezzo di mandato a Presidente della Regione Puglia, possibile che il PD in puglia non abbia altri candidati spendibili? disposti a confrontarsi con delle primarie?

  • 10 Marco B.
    31 Dicembre 2009 - 10:11

    “intransigenza morale di C.D.J (declinata solo mediante manganello e manette)”; “buone entrature in certi salotti”; “sbandierata irreprensibilità”…. AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!
    O Carlo, hai trovato un ammiratore!
    Scrivo io per prevenire il tuo intervento, e ti invito ad evitare una delle tue solite repliche argomentate (in certi casi, il ragionamento serve a poco…) per unirti a me in una sonora risata. Evidentemente, il nostro militante ignoto ha iniziato a brindare all’anno nuovo con 48 ore di anticipo:se il buon giorno si vede dal mattino, sono curioso di vedere cosa ti scriverà il 1 di gennaio…
    Auguri a tutti!

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