Amsicora
Terzo avvicendamento (Emilio Simeone, Giorgio Oppi e ora Giuliano Uras) all’assessorato all’ambiente della Sardegna. Ma nessun rimpasto. Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e l’assessore dimissionario, Giorgio Oppi, hanno spiegato la staffetta in Giunta tra lo stesso segretario regionale dell’Udc e il neo assessore dell’Ambiente, Giuliano Uras. “Il cambio era previsto da tanto tempo - ha osservato Cappellacci - Sono da escludere ipotesi legate a necessità di avere mani libere in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, così come non ci sono criticità all’interno della maggioranza a cui porre rimedio trovando poltrone da assegnare ai partiti. Si tratta - ha chiarito il Governatore - solo di un valore in più rispetto al percorso che stiamo conducendo sin dalla formazione di questa coalizione”. “Ho lavorato moltissimo e se anche ribadisco che l’Udc è contrario all’incompatibilità tra le cariche di assessore e consigliere regionale - ha sottolineato Oppi - materialmente entrambe le cose non si possono fare”.
Per l’esecutivo guidato da Cappellacci si tratta del quinto cambio dopo quelli all’assessorato del Lavoro, all’Industria e all’Ambiente, per il quale questo di oggi rappresenta il terzo avvicendamento voluto dal boss dell’UDC Giorgio Oppi, che dapprima ha piazzato Emilio Simeone, poi lo ha sostituito nell’Assessorato, spostandolo a capo di una AUSL ed ora, nel dmettersi, ha designato Uras come proprio sostituto. Insomma, le istituzioni autonomistiche ridotte a Cosa nostra. Le mani sulle istituzioni mentre la Sardegna è colpita dalla più grave crisi economica ed occupazionale della storia autonomistica. Non che in passato non ci siano stati altri periodi di crisi, ma questi erano accompagnati da un’idea di fuoriuscita, mentre oggi la crisi è senza sbocco. Migliaia di lavoratori sono finiti nel turbine del crollo dei poli idustriali. Nel solo Sulcis Iglesiente si contano 30.000 disoccupati. Ma Cosa nostra si trastulla con il valzer delle poltrone, non vede al di là dei propri interessi.
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