Red
Partecipare o no al No B day? Dobbiano stare al “Fair Play” di alcuni settori dell’opposizione o dobbiamo scndere in piazza per dire rumorosamente “basta” al Caimano? Per noi la risposta positiva è scontata. Berlusconi costituisce una gravissima anomalia nel quadro delle democrazie occidentali… Non possiamo più rimanere inerti di fronte alla spregiudicatezza di un uomo su cui gravano le pesanti ombre di un recente passato caratterizzato dai suoi rapporti con mafiosi del calibro di Vittorio Mangano o di condannati per concorso esterno in associazione mafiosa come Marcello Dell’Utri. Deve dimettersi e difendersi, come ogni cittadino, davanti ai Tribunali della Repubblica per le accuse che gli vengono rivolte.
Rispondendo a questo appello, Paolo Ferrero e Antonio Di Pietro hanno annunciato in una inedita conferenza stampa congiunta, che scenderanno in piazza, insieme, il 5 dicembre prossimo contro la politica del governo e per chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio. Aderiranno dunque insieme alla manifestazione lanciata su Facebook e intitolata No Berlusconi Day. Una insolita ma positiva comunanza, dato che Ferrero ha sempre detto tutto il male possibile di Di Pietro e il leader dell’Idv non ha mai mostrato grande simpatia per la sinistra.
Nonostante il lancio via social network, queste adesioni scongiurano il rischio della riproposizione folcloristica dell’evento di piazza per “dare la spallata al governo” (che per altro appare ben saldo nella difesa degli interessi e delle priorità per le quali ha conquistato il Palazzo). In piazza oggi dovrebbe vedersi la nuova Federazione della sinistra di alternativa che riunisce Rifondazione e Comunisti italiani, dopo 10 anni trascorsi inutilmente a concorrere su chi era più comunista.
Bersani, pur annunciando che il Pd non parteciperà alla manifestazione del No Cav Day, ha espresso grande rispetto per l’iniziativa. Invece, sorprendentemente, l’ex segretario del Pd Walter Veltroni ha attaccato l’attuale dirigenza dei democratici, dichiarando “Più gente va, meglio è. Non sono d’accordo con la Turco che dice che esserci vuol dire fare il gioco del premier. Come se la piazza fosse un regalo a Berlusconi. E certe esitazioni mi paiono davvero incomprensibili”. Pare quindi evidente che la minoranza del partito non sia d’accordo con la decisione dei big di non aderire come partito e di lasciare questa manifestazione principalmente a Di Pietro e soci. E nonostante le promesse che i litigi interni non sarebbero più stati all’ordine del giorno nel Pd tutto sembra tornato come prima.
Anche l’Associazione per il Rinnovamento della Sinistra aderisce alla manifestazione, di oggi contro Berlusconi e il suo governo. Ecco la dichiarazione del Presidente Piero di Siena. “L’Associazione non può mancare a un appuntamento teso a suscitare un movimento di opinione pubblica che, indipendentemente dalle appartenenze di partito e di schieramento, abbia l’obiettivo di far crescere nel paese l’indignazione e un sentimento di riprovazione nei confronti di un governo che costituisce ormai un vero e proprio pericolo per l’ordinamento democratico del nostro Paese, dal ruolo del Parlamento a quello degli altri poteri costituzionali, che vede il profilo civile e morale di alcuni dei suoi membri, a cominciare dal presidente del Consiglio, profondamente appannato agli occhi degli italiani.
E’ ora che tutti i cittadini amanti della democrazia e della dignità del Paese reagiscano, che l’opposizione si unisca per salvare l’Italia e offrire un’alternativa a una situazione politica e istituzionale sempre più compromessa.”
Come non essere d’accordo? Ed allora tutti in piazza contro B. e il suo governo
1 commento
1 SEBASTIANO
5 Dicembre 2009 - 19:23
LA PENSO COME ALLA STRAGRANTE MAGGIORANZA DEI PARTECIPANTI ALLA NO B DAY CHE BISOGNA ASSOLUTAMENTE FARE QUALCHE COSA PER QUESTA ITALIA CHE STA’ ANDANDO A ROTOLI A CAUSA DI UNA DESTRA INRESPONSABILE . IL MIO SOGNO E’ VEDERE TUTTO IL CENTROSINISTRA UNITO SOTTO LA STESSA BANDIERA E PARLANDO LA STESSA LINGUA, PERCHE’ NON RIESCO AD ACCETTARE TUTTI QUESTI BATTIBECCO CHE SI FANNO ALL’INTERNO DELL’OPPOSIZIONE MA CREANDO UNA VERA ALTERNATIVA A QUESTA DESTRA FASCISTA.
Lascia un commento