Red
Che l’Assemblea del Popolo sardo nasca viziata da un clamoroso errore è indubbio. Non si organizza una consultazione di questa ampiezza senza coinvolgere anzitutto le rappresentanze istituzionali dei sardi. Di qualunque colore esse siano, sono espressione legittima della comunità isolana. E devono esserci.
Bene ha fatto dunque la Presidenza del Consiglio regionale a lamentare l’esclusione o il mancato invito, che, in questo caso, sono la stessa cosa.
Tuttavia l’on. Lombardo, proprio in ragione del mandato istituzionale ricevuto, avrebbe forse fatto meglio, se, anziché affidare ad una dichiarazione il proprio disappunto, lo avesse manifestato, presentandosi direttamente al Congresso. Sarebbe stato un gesto silenzioso, ma altamente provocatorio e avrebbe espresso meglio di ogni parola la volontà della Presidente e dell’Assemblea ad esserci. Avrebbe sicuramente ricevuto le scuse dei disattenti e maldestri organizzatori. Le polmiche, oggi, anche se giuste, non servono.
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