Si ses de accordiu, movidì

20 Novembre 2009
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Antonello Murgia

Avantieri ci siamo trovati in piazza Repubblica per la manifestazione contro il c.d. “Processo breve” indetta dal PD, ma partecipata soprattutto da non iscritti al PD e, chiacchierando delle difficoltà dei partiti progressisti a rappresentare le istanze dei cittadini e dello spettro degli inseiamenti nucleari in Sardegna, in 3 amici ci siamo detti: “Perché non provare a fare qualcosa nel nostro piccolo per contrastare un programma che avrebbe ricadute pesantemente negative sulla nostra isola?”.
Abbiamo pensato a qualcosa di semplice, ma che potesse essere visibile facilmente anche ai cittadini poco avvezzi ai forum e network di Internet, ai giornali, alle assemblee, etc. E così abbiamo pensato di proporre
1. l’esposizione della bandiera sarda come testimonianza del rifiuto dell’energia nucleare;
2. incontri informali per valutare se l’iniziativa attecchisce e può estendersi e nel caso se darci una dimensione organizzativa adeguata.
Non siamo alternativi alle altre iniziative analoghe, di cui, anzi, auspichiamo la crescita, non ci rivolgiamo ad un’area politica in particolare: ci rivolgiamo ai sardi di buona volontà spaventati, come noi, da un’opzione che per la nostra terra sarebbe deleteria. Forse siamo un po’ presuntuosi e velleitari, ma lo facciamo con umiltà e senza pretese; se ci saranno riscontri positivi andremo avanti, altrimenti ci ritireremo in buon ordine, convinti comunque che valeva la pena provarci.
Non abbiamo grandi mezzi, il più importante di cui disponiamo è la volontà di non rassegnarci. Se questa volontà riuscirà ad incrociare analoghe volontà, gli sviluppi potrebbero essere però interessanti. E così, chiediamo a chi condivide l’idea di diffondere con i mezzi di cui dispone (dai mezzi di comunicazione al passaparola) il volantino che abbiamo disposto e che potete leggere qui sotto. La notizia che appare sulla Nuova di oggi, con le dichiarazioni del ministro Scajola sulle tariffe competitive grazie al nucleare, ci dice che non abbiamo molto tempo: dobbiamo muoverci!

 . si ses de accordiu, movidi….
Abbiamo esposto la bandiera sarda sul balcone di casa nostra.
Da tempo ci chiediamo: cosa possiamo fare prima che veniamo a conoscenza che a Roma è stata decisa la costruzione di una o più centrali nucleari nella nostra Isola (con relativo stoccaggio di scorie)?
Non siamo d’accordo che il governo deliberi contro il parere dei sardi; a noi non serve altra energia e - se ce ne fosse bisogno, diminuendo il prezzo per tutta la popolazione - vogliamo che sia energia che proviene dal vento, dal sole e da tutte le altre fonti pulite e rinnovabili, da produrre nelle zone industriali. Con il nucleare, non sapremmo come e dove scappare in caso di incidente.
Sappiamo che è poco esporre la nostra bandiera. L’avevamo già fatto qualche anno fa con la bandiera arcobaleno della pace, che non impedì la guerra in Iraq.
E’ un primo segnale, un riconoscerci, in vista di incontrarci e decidere insieme per i nostri diritti. … Trovandoci d’accordo, unendoci, ce la possiamo fare. Se la Sardegna si riempirà di tante bandiere che denunciano il nuovo sopruso al popolo sardo.
Parliamone, di questo e di tutto il resto, con amici e conoscenti. Proponiamo che ciascuno passi il messaggio agli altri con questo gesto facile, eppure impegnativo e ricco di significato. Può darci una speranza concreta sul nostro futuro.
Incontriamoci. Con chi aderisce, o semplicemente è curioso per l’iniziativa, inizieremo a vederci, a partire dal 4 dicembre, ogni venerdì alla ore 18,00, nella Piazza Santo Sepolcro, in Cagliari. Se facesse brutto tempo ci sposteremmo in una saletta lì accanto. Perché non vieni anche tu?
Est ora de si movede…
Cagliari, 20 novembre 2009
( le bandiere si possono acquistare presso la bancarella di Piazza Matteotti)

Salvatore Cubeddu (CAGLIARI; via Angioy, 34; cell. 340 3692373; boreddu.cubeddu@tiscali.it )
Antonello Murgia (CAGLIARI, via Bandello, 16; cell. 329/1085030; anto.mur@tiscali.it )
Nicola Cosseddu (CAGLIARI . via cell. 329/7364265; nicola.cosseddu@tiscali.it )
Piero Marras (funtanafrisca@tiscali.it )

Aggiungi il tuo nome e la tua e-mail (se non hai e-mail il tuo n. di telefono) e spedisci a chi potrebbe starci….comunicando anche a uno dei nostri indirizzi le adesioni.
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Fin qui l’appello di Antonello Murgia. Ancha A Manca ha preso l’iniziativa sul tema, indicendo una manifestazione.

A Manca pro s’Indipendentzia

MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO IL NUCLEARE La nostra terra è ancora una volta oggetto dell’aggressione colonialista! Da decenni i faccendieri di mezza Italia arrivano in Sardigna per riempirsi bene le tasche con la farsa
dei progetti industriali fantasma, le basi militari fanno per lo Stato affari d’oro con gli affitti alle multinazionali della guerra, le coste sono lottizzate e aggredite da speculatori (noti e/o misteriosi!), chiudono scuole e ambulatori di paese, i licenziamenti procedono a tappe
forzate, la disoccupazione giovanile è la più alta di tutto lo Stato italiano, l’emigrazione spopola interi paesi, le pale eoliche invadono i nostri territori incontaminati trasformandoli in paesaggi fantascientifici, ci impongono di smaltire la mondezza che altri hanno accumulato per ragioni di malaffare e per interessi malavitosi…

E ORA PRETENDONO DI RIFILARCI PURE IL NUCLEARE!!!

Ribelliamoci a questa ennesima aggressione colonialista!

-       No ai parchi eolici selvaggi!
-        No alle centrali nucleari!
-       No ai depositi di scorie radioattive!

Non abbiamo bisogno di dover scegliere tra una produzione energetica mostruosa e una produzione energetica che crea tumori e uccide: lo sapevate che la Sardigna è già
autosufficiente e persino esportatrice di energia elettrica?
Le pale, le centrali e i depositi radioattivi se li mettano a casa loro!
 Per il benessere della nostra terra, per la nostra dignità di Sardi, contro i subdoli interessi del colonialismo italiano!
Difendi il tuo diritto alla sovranità!
CAGLIARI, 5 dicembre 2009 CONCENTRAMENTO ORE 16.00-PIAZZA YENNE

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