Dario Porcheddu, un antifascista irriducibile

10 Novembre 2009
2 Commenti


Maria Grazia Caligaris - Socialismo Diritti Riforme

 Chi potrà dimenticare Dario! E’ stato e resterà nel cuore di tutti come l’unico vero testimone in Sardegna della Resistenza. Il solo testimone, forse l’ultimo, di quella razza di grandi che il 25 aprile lo hanno vissuto e sentito dentro le vene e che hanno sempre inteso trasferirne il messaggio alle più giovani generazioni affinché venerassero il fiore della libertà.
Mi hanno poi sempre affascinato la sua passione per la vita, le esperienze di infaticabile idealista, la sua fede socialista, il coraggio. Ascoltarlo parlare era come entrare in una delle stanze di una Biblioteca storica e vedere uscire dagli scaffali volume dopo volume i mille volti della sua straordinaria esistenza.
La narrazione di azioni di guerriglia partigiana con l’esperienza nei campi di sterminio, l’ineguagliabile capacità di apprendere le lingue e di servirsene per rendere ogni racconto un avvincente episodio di un film girato con pochi mezzi ma autentico nella crudezza dei colori.
Dario ha scritto di sé, di ciò che ha visto e sperimentato. Non solo. Ha promosso dibattiti, mostre documentarie e concorsi nelle scuole. Ha amato i giovani e ha tante volte indicato loro la fatica di ottenere i diritti negati dal fascismo. E’ stato un uomo generoso e caparbio che più di una volta ha sconfitto la morte. E’ stata forse proprio questa la sua più grande impresa.
Anche oggi, nell’ultimo saluto, era lì presente. Mentre riecheggiava la canzone del partigiano, tutti i presenti lo hanno visto con l’abito migliore e le medaglie sul petto. Senza esitazione chiamava a raccolta i giovani e apostrofava affettuosamente gli adulti più codardi a non risparmiarsi. A vivere e a combattere ancora per i diritti, per le libertà.

2 commenti

  • 1 Graziella
    18 Novembre 2009 - 14:30

    era bello sentire raccontare la sua storia vissuta durante la guerra e’ aver visto tanta sofferenza e sacrifici,chi non ha letto il libro”ho baciato la morte”lo faccia

  • 2 Paola
    27 Novembre 2009 - 14:04

    L’ho conosciuto anche io….un pezzo di memoria storica che se ne va! Un grande uomo sia durante la guerra, ma soprattutto dopo, quando instancabile continuava a raccontare ai giovani i suoi ricordi…PER NON DIMENTICARE!!!

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