Andrea Pubusa
- Hellò Gavino!
- Oh ciao Andrea, come stai?
- Bene, grazie, ma sono incavolato con te,,,
- Incavolato con me? E perché mai?
- Non hai più scritto su Democraziaoggi, e rimaniamo scoperti sulle questioni regionali che tu conosci meglio di ogni altro…
- Scoperti sulle questioni regionali?
- Beh sì, chissà quante cose ci son da dire e noi zitti…
- Non siete scoperti e sai perché? Perché qui non succede nulla?
- Ma dai Gavino! Nulla, A chi la vuoi dar da bere?
- Si, caro Andrea, nulla di nulla…
- Ma cosa dici? Per esempio sulla legge casa si poteva dir di più…
- Di più cosa? I contenuti sono tutti ben conosciuti ed anche su Democraziaoggi ne avete parlato…
- Ma potrebbe formularsi una riflessione più approfondita…
- Per dire cosa? Verità sgradevoli…
- Sgradevoli?
- Proprio così. Non c’è nulla di nuovo rispetto alla giunta Soru. Mister Tiscali aveva mortificato l’autonomia comunale, riservando a sé le deroghe al Piano paesistico. Per capirci, alla pianificazione comunale e regionale si sovrapponeva la volontà del principe che poteva azzerare tutto e consentire di realizzare opere in deroga. Prevalevano i grandi interessi, perché un accordo con la Presidenza aveva senso solo se l’altra parte era n grosso gruppo…
- Beh, certo che non scomodi la Presidenza per far l’accordo in deroga col piccolo contadino di Pompu e col pensionato di Nuxis…
- Esatto. Cappellacci invece fa una legge che introduce una sorta di ”populismo edilizio”. Ognuno si sana un piccolo abuso già realizzato oppure si aggiunge una stanzetta alla casa…Quanto agli interessi più grossi Soru giungeva ai risultati di Cappellacci con gli accordi in deroga.
- Ma si tocca la fascia dei 300 metri …
- I 300 metri, ne vuoi sentire una bella?
- Dimmi…
- Quei polli dei consiglieri del centrosinistra ne attribuiscono in Consiglio il merito a Mario Floris?
- A Mario Floris!?
- Sì a Mario Floris, e sai perché? Perché Mario Floris promulgò la legge urbanistica regionale come Presidente della Regione…
- Sì perché fu approvata nel 1969, a fine legislatura, ma fu opera della Giunta Melis, fu opera nostra della sinistra e dei sardisti e Mario Floris, allora nella Dc, fu uno dei più fieri oppositori…
- Certamente, poi, finita la legislatura, ci furono le elezioni regionali e il ribaltone dei socialisti e di Antonello Cabras che mandò il PCI e i sardisti all’opposizione e mise alla Presidenza della Regione Mario Floris…
- Fu una grande puttanata…
- Certamente, un crimine, ma questi stronzi dell’attuale opposizione danno il merito della legge urbanistica regionale a Mario Floris perché la promulgò, atto per lui dovuto, ma riguardava una legge che lui come consigliere regionale aveva avversato duramente! Come puoi sperare di vincere con un’opposizione così ignorante e stupida, priva di qualunque memoria storica…
- Pazzesco! Ma potresti scrivere qualcosa sulle spartizioni, che tornano ad essere pesanti e pubbliche…
- Sì, questo è vero, ma sono del tutto uguali a quelle che faceva Soru, solo che Soru decideva senza sentir nessuno, ma anche lui si faceva i cavoli suoi, il criterio di scelta era la fedeltà a lui, non la competenza o la professionalità…
- Un arraffare diverso, ma uguale…
- Proprio così. La sanità appaltata alla Dirindin e ai continentali. Nomine di fedeli e anche tenendo conto degli equilibri. Del resto, se oggi il centrodestra cambia tutti i presidenti una ragione pur ci sarà. Ed è che Soru li aveva tutti nominati con criteri predatori senz’alcuna concessione all’autonomia e all’autorevolezza…
- Tant’è che oggi l’opposizione sulla vergogna della spartizione di questi giorni non può credibilmente alzare la voce e non la alza…
- Vedi che c’è poco di nuovo ed è meglio tacere, perchè se parlo, devo dire cose sgradevoli anche al centrosinistra e alla sinistra…Pensa alla finanziaria o alle leggi di spesa, dove si svolge un vergognoso e misero baratto con Paolo Maninchedda, presidente della competente Commissione consiliare, che fa da mediatore fra centro destra e centrosinistra. Altro che compromesso alla luce del sole fra proposte diverse. Do ut des della più bell’acqua! Per amor di patria, meglio star zitti!
- Ma c’è la prospettiva, bisogna pensare al domani…bisogna costruire una nuova opposizione…
- Questo è vero, ma con chi le fai? Con Uras, con Zedda o con Ben Amara? O con Soru, che in Consiglio non viene mai? Meglio lasciar perdere, meglio star zitti. Ecco le ragioni del mio silenzio. Non c’è credibile via d’uscita…
- Ed allora, caro Gavino, qui l’unico coglione sarei io che continuo a credere che si possa e si debba mettere in campo un punto di vista alternativo al centro destra e al tempo stesso di rinnovamento del centrosinistra…
- Coglione, caro Andrea, è forse troppo, non è la parola giusta, non sei propriamente un coglione, forse è meglio dire che sei un illuso o, se ti consola, un inguaribile ottimista.
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