Berlusconi pensa al colpaccio?

9 Ottobre 2009
1 Commento


Amsicora

So cosa avete pensato in queste ore. L’ho pensato anch’io. E cioè che Berlusconi rischia di finire ad Hammamet come già il suo illustre compare. Ma mi sto convincendo che l’esito non è così scontato. Il cavaliere è un fegataccio ben più di Bettino, che pure quanto a fegato non invidiava nessuno. Anzi mi stanno venendo delle paure. E mi spiego. Ghedini e gli avvocati del principe suggeriscono di inserire subito una norma nel codice di procedura penale che tolga valore probatorio in un processo alle sentenze passate in giudicato in altro giudizio. Così la sentenza Mills non sarebbe utilizzabile nel processo Berlusconi, e la partita processuale sarebbe riaperta.
Ma il cavaliere dei giudici non si fida e sicuramente questa legge ad personam gli sembrerà necessaria ma non sufficiente a scongiuragli la condanna. La prova il Tribunale potrebbe comunque raggiungerla. Ed allora cosa può venire in testa ad un uomo che ha utilizzato le istituzioni, la funzione legislativa, gli incarichi di governo per i suoi comodi? Anche per sistemare le sue donzelle? Un uomo che voleva mandare la D’Addario e altre escort a rappresentare l’Italia al Parlamento europeo? Gli può venire in mente di utilizzare ancora le istituzioni e la forza politica che ha per tentare il colpaccio: la Presidenza della Repubblica. Il cavaliere ha sempre pensato a questa conclusione del suo cursus honorum, ma ha anche detto che vedrebbe bene sul Colle altri, ad esempio il suo fido Letta, uomo misurato, apprezzato anche dagli avversari. Ma certamente a fronte del rischio di finire latitante, potrebbe essere tentato di fare il gran salto. In tal modo, insieme alla maggioranza parlamentare potrebbe in breve tempo, attraverso le nomine presidenziali e parlamentari, controllare la Corte costituzionale. Avendo in mano gli organi costituzionali di garanzia, gli sarebbe facile far passare anche leggi costituzionali ad personam. Potrebbe approvare impunemente il lodo Alfano e di peggio.
Essendo in un cul de sac, a questo punto, è probabile che questa sia la strada che Berlusconi pensa d’imboccare. Del resto, fra quattro anni ha già una età meno adatta alla funzione di premier e più consona a fare il Capo dello Stato. Ciò gli consentirebbe di dare strada per la guida del governo ai “giovani” che scalpitano, Fini prima di tutti. Insomma, a destra, tutti uniti e tutti soddisfatti e contenti.
Una prospettiva allarmante e pericolosa. Un colpo sicuro alla Costituzione e alla democrazia italiana. 
C‘è a tutto questo un’alternativa? Sì ci sarebbe. Ma chi di noi ragionevolmente può fare affidamento su di essa? Di che si tratta? Della ripresa forte dell’opposizione, di una vigorosa riorganizzazione del centrosinistra e della sinistra, di una rinnovata compattezza organizzativa e di unità d’intenti dello schieramento progressista. Ma chi ci spera? Una chimera! Un sogno folle!
Gira gira anche in questo caso risulta vero il vecchio adagio secondo cui ognuno è causa dei propri mali. Non è Berlusconi il cattivo, siamo noi. O meglio lui può fare il cattivo perché noi siamo così irresponsabili da lasciarglielo fare. Possiamo cambiare pelle? Dobbiamo. A questo punto fare pulizia al nostro interno, unirci e darci una disciplina nell’azione comune non è un optional, è un imperativo categorico.

1 commento

  • 1 Francesco Cocco
    9 Ottobre 2009 - 07:33

    L’ uscita del “Caimano” tra bagliori di guerra civile è il finale dell’omonimo film., ma tende sempre più ad assumere le forme della realtà. Purtroppo il “senso dello Stato” è una virtù quasi scomparsa e la società italiana sembra sempre più disponibile a porsi nelle mani degli avventurieri.” Amsicora” ha ragione, non c’è più tempo da perdere, la sinistra deve unirsi ed acquistare senso di responsabilità se vuole evitare il totale collasso istituzionale e politico del nostro Paese.

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