In Italia il giuoco si fa pericoloso

7 Ottobre 2009
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Andrea Pubusa

Ci sono alcuni giornalisti con la schiena dritta e che non si piegano? Bene. Mandiamo loro un “avvertimento”. La libertà di informazione non può essere fermata dalle censure? Né dai potentati politico-economici? Annozero va per la sua strada, senza condizionamenti? Anzi aumenta i suoi ascolti con la pubblicità che gli fanno gli attacchi del cavaliere e dei suoi uomini di servizio? Bene. Mettiamo in movimento la “mano invisibile” della criminalità organizzata. Contro Sandro Ruotolo, che nella trasmissione conduce le inchieste più scottanti. Del resto, la minaccia e la violenza non sono un fatto nuovo nella storia d’Italia. Proprio in questi giorni, nel film Baaria, Tornatore mette in bocca a suo padre comunista e protagonista del racconto, i nomi dei tanti sindacalisti uccisi dalla mafia: i vari Carnevale, Rizzotto, a cui aggiungiamo La Torre, Fava, Impastato, Rostagno, anch’essi eliminati perché uomini dalla schiena dritta.
Sandro Ruotolo si e’ recanto presso gli uffici di polizia e ha consegnato una missiva minatoria ricevuta nei giorni scorsi. Una lettera anonima con minacce di morte per il piu’ stretto collaboratore di Michele Santoro nella redazione di ‘Annozero’. La missiva e’ arrivata al domicilio privato del giornalista e, a quanto si apprende, ci sarebbero indicazioni cosi’ precise e dettagliate da rendere pressoche’ certo che Ruotolo sia stato pedinato e tenuto d’occhio da parte di sconosciuti che cosi’ hanno mostrato di aver acquisito piu’ elementi di “pressione” nei suoi confronti. Nella lettera anonima viene detto inoltre che il giornalista e’ il secondo obiettivo di una lista, che pero’ non comprenderebbe - a quanto sinora si sa - altre persone legate ad ‘Annozero’. “Mi fido degli investigatori, quello che loro dicono mi va bene, sono dei professionisti”, l’unico commento di Ruotolo alla richiesta di informazioni. “Non posso dire di piu’ per ovvie ragioni di riserbo legate alle indagini. L’unica cosa che posso sicuramente affermare e’ che continuero’ a fare il giornalista con la schiena dritta, queste cose non mi fermano”. Da rilevare che l’indirizzo dell’abitazione ne’ il numero di telefono di Sandro Ruotolo compaiono negli elenchi telefonici sul web, segno che il giornalista è stato effettivamente seguito e sorvegliato, insomma che è sotto controllo.
Come si vede, il gioco in Italia si fà pesante e pericoloso. Gli attacchi alla libera informazione, all’indipendenza dei giudici, con la minaccia di scatenamento della piazza (ma si è mai vista una manifestazione contro la magistratura per una decisione che dirime, con un risarcimento, una lite fra imprenditori?), la pressione sulla Corte costituzionale in relazione al lodo Alfano, sono tutti elementi di un’azione della destra che fuoriesce continuamente dai confini della legalità costituzionale. Napolitano fà quel che può, talvolta senza l’energia che vorremmo. Ma si tenga conto ch’egli ha le mani in larga misure legate da una maggioranza eversiva e compatta a difesa di un capo impresentabile da ogni punto di vista. D’altronde anche il salvataggio da parte dei ben 25 deputatu PD del governo non pare ascrivibile soltanto a disorganizzazione. Il che rende ancora più inquietante il quadro e ancor più necessaria la mobilitazione dei cittadini. Come quella di sabato scorso a Roma sulla libertà di stampa. Bisogna essere consapevoli che siamo ad un passaggio cruciale della storia della nostra Repubblica.

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