Andrea Pubusa
L’Unione sarda e molti dei promotori della Pratobello, sembrano gioire per la decisione del Consiglio di stato che limita, seppure fino alla decisione definitiva, che verrà adottata dsl Tar Lazio il 25 febbrsio 2025, il potere delle regioni di restringere le aree idonee per l’installazione di impianti energetici rispetto a quanto deciso dal governo.
Cosa è accaduto in sintesi?
Con un’ordinanza cautelare emessa giovedì il Consiglio di Stato ha accolto parzialmente l’appello di una società energetica, sospendendo una disposizione del Dm 21 giugno 2024 (”Aree idonee”), che regola l’individuazione delle superfici idonee per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili.
La controversia ruota attorno al Dm 21 giugno 2024 (attuativo del Dlgs 199/2021) che individua le aree idonee e non idonee per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili. In particolare, la norma impugnata (articolo 7, comma 2, lettera c) attribuisce alle Regioni la facoltà di escludere alcune aree già classificate come idonee dalla normativa nazionale.
Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso cautelare. In particolare, il giudice ha rilevato che l’articolo 7, comma 2, lettera c) del decreto ministeriale impugnato potrebbe non essere conforme alla disciplina nazionale stabilita dal Dlgs 199/2021.
Di conseguenza, il Consiglio di Stato ha disposto la sospensione della norma contestata, limitando la possibilità per le Regioni di derogare alla lista di aree idonee prevista dal decreto legislativo. Tale sospensione avrà efficacia fino alla pubblicazione della sentenza di merito, fissata per febbraio 2025.
Il Consiglio di stato ovviamente non può limitare la potestà legislativa regionale. La regione sarda può dunque approvare la legge sulle aree idonee. Ma deve sapere che è soggetta a rischi nelle parti in cui dovesse restringere le aree idonee rispetto a quelle fissate da governo. Questo avverrebbe, tuttavia, solo.nel caso in cui il Giudice amministrativo dovesse accogliere il ricorso. Anche in questo caso però occorrerà sempre un giudizio davanti alla Consulta e fino all’eventuale annullamento la legge produrrà i suoi effetti. Insomma, la battaglia è complessa e difficile. Bisogna, affilando le armi, portarla avanti fino in fondo.
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15 novembre 2024
Consiglio di Stato: sospesa parzialmente la disciplina sulle aree idonee per le rinnovabili
(Olindo Casullo)
Con un’importante sentenza emessa ieri, il Consiglio di Stato ha accolto parzialmente l’appello di una società, sospendendo una disposizione del Dm 21 giugno 2024 (”Aree idonee”), che regola l’individuazione delle superfici idonee per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili.
La controversia ruota attorno al Dm 21 giugno 2024 (attuativo del Dlgs 199/2021) che individua le aree idonee e non idonee per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili. In particolare, la norma impugnata (articolo 7, comma 2, lettera c) attribuisce alle Regioni la facoltà di escludere alcune aree già classificate come idonee dalla normativa nazionale, creando potenzialmente disparità territoriali e ritardi nei progetti di ripotenziamento eolico.
Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso, riconoscendo la fondatezza delle sue motivazioni. In particolare, il giudice ha rilevato che l’articolo 7, comma 2, lettera c) del decreto ministeriale impugnato potrebbe non essere conforme alla disciplina nazionale stabilita dal Dlgs 199/2021.
Di conseguenza, il Consiglio di Stato ha disposto la sospensione della norma contestata, limitandola alla possibilità per le Regioni di derogare alla lista di aree idonee prevista dal decreto legislativo. Tale sospensione avrà efficacia fino alla pubblicazione della sentenza di merito, fissata per febbraio 2025.
Riferimenti
- Ordinanza Consiglio di Stato 14 novembre 2024, n. 4298
Energia - Disciplina per lo sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili - Autorizzazione degli impianti - Individuazione delle aree idonee e non idonee [..] - Dm Ambiente 21 giugno 2024
Disciplina per l’individuazione di superfici e aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili - Missione 2, Componente 2, Riforma 1.1 del Pnrr - Dlgs 8 novembre 2021, n. 199
Promozione dell’energia da fonti rinnovabili - Attuazione della direttiva 2018/2001/Ue - Aree idonee e non idonee
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Testata registrata presso il Tribunale di Milano (N. 98, 3 marzo 2009) ISSN 2465-2601
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Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso, riconoscendo la fondatezza delle sue motivazioni. In particolare, il giudice ha rilevato che l’articolo 7, comma 2, lettera c) del decreto ministeriale impugnato potrebbe non essere conforme alla disciplina nazionale stabilita dal Dlgs 199/2021. Di conseguenza, il Consiglio di Stato ha disposto la sospensione della norma contestata, limitandola alla possibilità per le Regioni di derogare alla lista di aree idonee prevista dal decreto legislativo. Tale sospensione avrà efficacia fino alla pubblicazione della sentenza di merito, fissata per febbraio 2025. Riferimenti Ordinanza Consiglio di Stato 14 novembre 2024, n. 4298 Energia - Disciplina per lo sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili - Autorizzazione degli impianti - Individuazione delle aree idonee e non idonee [..] Dm Ambiente 21 giugno 2024 Disciplina per l’individuazione di superfici e aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili - Missione 2, Componente 2, Riforma 1.1 del Pnrr Dlgs 8 novembre 2021, n. 199 Promozione dell’energia da fonti rinnovabili - Attuazione della direttiva 2018/2001/Ue Aree idonee e non idonee in Nextville (Vademecum autorizzazioni) 0 0 0 Contatti ReteAmbiente s.r.l. Indirizzo - via privata Giovanni Bensi 12/5 20152 Milano Tel. +39 02 45 48 72 77 R.E.A. MI - 2569357 Registro Imprese di Milano Cod. 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