Energia, un battaglia difficile che non consente divisioni e tatticismi

1 Luglio 2024
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Andrea Pubusa


Cresce positivamente in Sardegna la mobilitazione contro l’invasione delle multinazionali dell’energia alla ricerca del profitto. C’è una volontà unitaria: si vuole uno stop delle installazioni e delle autorizzazioni. C’è invece diversità di proposte per la soluzione del problema. Questa articolazione di posizioni si è subito trasformata in un’accesa contrapposizione. Gli uni sono avversari degli altri. Ognuno rivendica per se’ la volontà di voler combattere efficacemente l’invasione, gli altri - si dice - fingono proponendo rimedi votati all’insucesso.
Lo scontro rivela così subito un’intromissione di un profilo politico. C è in atto un violento atracco alla Todde e alla sua giunta. Chi l’ha avversata alle elezioni
 combatte ora con intransigenza la sua iniziativa legislativa. Ne mette in risalto la incostituzionalità, sarebbe inutile perchè destinata a cadere alla Consulta. Ora il rischio esiste, ma siccome la proposta ha un fine palesemente transitorio e  dilatorio, è rispetto a questo che và misurata la sua efficacia. E qui vanno considerati i tempi di definizione del giudizio costituzionale. Il governo impugnerà la legge? È possibile, ma non è certo. Se il governo adisce la Consulta il giudizio sarà più rapido, ma non sarà immediato. Nel frattempo la legge sarda è vigente. Forse riuscirà a esaurire la sua vita fiosiologica: 18 mesi. Se invece verrà impugnata in via incidendale, nel corso di un giudizio, questo esito è più probabile, quasi certo. L’obiezione dell’incostituzionalità sotto questo profilo è spuntata. Bisognerebbe dunque non attardarsi in questa contestazione e passare alla proposta non provvisoria.  Cosa pensa la Giunta regionale sul punto? Si potrebbe lavorare subito a formulare un articolato fondato sulla potestà primaria in materia urbanistica. Si cerchi un accordo sul suo contenuto. Ma anche qui il percorso  non si prospetta liscio e piano. Non è ingenuo pensare che le voraci multinazioni del vento e del sole sraranno a guardare? Non è probabile che anche contro una legge urbanistica regionale, che pone vincoli, daranno vita a duri contenziosi e tenteranno di sottoporla al giudizio di costituzionalità. Và sondata anche la via che vede una soluzione stabile nell’intervento statale.  Insomma, c’e molto lavoro per tutti.  Pìù che dividersi su questioni in fondo di scarsa utilità, è più ragionevole concordare un percorso unitario dove ognuno gioca la sua parte. Ci vuole unità, anche perche’ questa è una battaglia difficile con avversari forti e decisi a non perdere la preda. 

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