Andrea Pubusa
Si parla di elezioni comunali. A Cagliari il candidato del campo largo pare ormai Massimo Zedda. Il suo gruppetto, Progressisti, poco alati nel progetto politico, sono insuperabili nelle manovre elettorali. Anche alle regìonali lo hanno dimostrato. Prima hanno lasciato il centrosinistra convinti delle potenzialità miracolose vantate da Soru, poi hanno annusato che mister Tiscali era un bluff, che era seguito da persone fuori dalla grazia di Dio, mossi più da sfrenato amore per il capo o da astio pregiudiziale per i 5 stelle che da razionalità, e hanno pensato bene di tornare col, per loro, più affidabile PD. In fondo a loro intetessava buscare qualche seggio, tentarsela con Massimino a Cagliari, per far cosa poco importa. Per loro le elezioni servono a questo. Il loro progetto è avvolto nel mistero. Ora, con la candidatura di Zedda alle comunali stanno completando il loro disegno. La trama elettorale sta giungendo a compimento.
Ma ci sono giustificazioni sostanziali per riproporre Massimino? Quale è il suo programma? Cosa ha fatto in ben due legislature per renderlo così necessario? Non per pregiudizio o amor di critica, ma la città non pare aver risentito della sua mano. L’unico fatto rilevante della sua sindacatura è stata, che io ricordi, la scriteriata nomina della Crivellenti alla guida del Teatro lirico, impietosamente, per la sua manifesta illegittimità, bocciata dal Tar. Nulla sul piano sociale, niente su quello culturale. Non ha saputo neppure destinare uno spazio adeguato alle tante associazioni presenti in città. Un giudizio gli elettori lo hanno già espresso, bocciando la sua candidatura alla presidenza della regione, preferendogli il modesro Solinas.
Insomma, tante ragioni per cercare un altro candidato. O si vuole che finisca come Soru?
1 commento
1 Aladin
13 Aprile 2024 - 08:17
Anche su Aladinpensiero online: http://www.aladinpensiero.it/?p=153113
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