A.P.
Bell’assemblea, fresca, entusiasta. Questo è stato l’incontro di ieri alla fiera col popolo cagliaritano di Conte e Todde. Partecipazione imponente, 1500 presenti, molti rimasti fuori dalla sala strapiena.
Niente parata di dirigenti. Aprono tre giovanti, una ragazza di Scienze politiche, e i due più giovani candidati, due studenti di diciotto anni, ancora frequentanti le superiori. Non propinano analisi complicate e cervellotiche sui giovani, non parlano degli altri, ci parlano di loro stessi, non dicono cosa si deve fare per loro, ma come loro intendono impegnarsi e lottare per risolvere i loro problemi. Un approccio giusto, ricco di insegnamento anche per noi “grandi”.
La Todde, che non avevo mai visto di persona, mi ha colpito per la sua deferminazione, chiarezza di idee e di propositi. Niente parole di circostanza, nessuna forma di captatio benevolentiae, ma un richiamo convinto ad una mobilitazione unitaria e comune. Poi lo slogan a difesa dell’unità: “chi vota Soru vota Truzzu”, come ormai anche molti seguaci di mister Tiscali intimamente pensano, vaneggiando di voti disgiunti e simili astruserie. Perché chi vota centrosinistra dovrebbe poi preferire Soru? Scegliere la cupezza, astiosa di un vecchio, in luogo della solarità accogliente di una donna appassionata.
Anche Conte entusiasma, pur nella sua pacatezza. Appare chiaro e deciso. Ha un’idea di come lavorare ad un’alternativa nel paese e - giustamente - pensa che la Sardegna possa essere il primo banco di prova. Di qui lo stimolo ad uno sforzo capillare in questa settimana precedente il voto. E poi della Todde dice: “E’ una donna appassionata, competente e onesta“. E così lei appare, vedendola e sentendola.
Ovazìone finale e grande entusiasmo all’uscita. Buon segno, clima da possibile vittoria.
2 commenti
1 Aladin
18 Febbraio 2024 - 12:44
Anche su aladinpensiero online: http://www.aladinpensiero.it/?p=151914
2 Aladin Franco Meloni
19 Febbraio 2024 - 01:00
Tra i grandi sostenitori di Renato Soru vi è il suo ricuperato amico (in altre circostanze nemico) Paolo Maninchedda, il quale scrive molto di frequente, nel suo blog, in modo sferzante contro gli avversari dello stesso Soru. Nell’ultimo articolo di oggi, intitolato “Elezioni: inizia la settimana della pressa“ se la prende con tutta la stampa e televisioni locali colpevoli di aver ignorato il suo beniamino per dare spazio ai leader nazionali calati da Roma in appoggio delle coalizioni di csn e cdx. In particolare se la prende con l’Unione e con La Nuova. Ciò che mi interessa rilevare sono due passaggi semi occulti, nei quali lascia intendere che esistano sondaggi favorevoli a Soru e previsioni di una sua performance positiva. Ecco i due passaggi;
1) L’Unione segue i piazzisti italici con più prudenza, perché conosce i sondaggi;
2) [Soru] È la vittima designata, perché se continua a crescere, come sta crescendo, e magari vince …
Ma di quali sondaggi parla Maninchedda non è dato di sapere. La butta lì, aggiungendo un presunto dato di crescita dei consensi di Soru, “magari” fino ad ipotecare la vittoria.
Desiderata puri, senza riferimenti sostenibili.
Come ha osservato Vito Biolchini nel suo intervento odierno sul suo blog, emerge molto nervosismo da parte di Soru dei suoi supporter. Rivela un clima pesante nel quale sempre più emerge che comunque vada il piazzamento finale di Soru sarà al terzo posto. Sappiamo che secondo la pessima legge elettorale questo significa per lui un vero disastro. Tornando a Maninchedda, ho altre volte ricordato come di previsioni elettorali poco ha da vantare. Quando lui si presentò in solitaria nelle ultime elezioni regionali sosteneva che avrebbe preso almeno l‘8% facendo eleggere alcuni consiglieri. Prese invece il 3,35% rimanendo a bocca asciutta. Vorrei infine osservare come nel linguaggio di Maninchedda prevalga la supponenza che si esplica perfino nel dileggio nei confronti di Alessandra Todde, più di quanto faccia nei confronti di Truzzu. Questo non lo ammetto e mi autorizza a mandarlo al diavolo, brutto maleducato! Il cammino prosegue e il responso è vicino. Io ho buone ragioni di credere che Alessandra Todde ce la farà. Lo so, le mie “previsioni” sono frutto di ragionamenti e insieme di sentimenti che sgorgano dal cuore, avendo apprezzato in questa campagna elettorale le sue doti, proprio con una lettura opposta alla denigrazione dell’astioso Maninchedda.
Lascia un commento