Regionali. Una settimana decisiva per mandare a casa la destra

17 Febbraio 2024
3 Commenti


A. P.

Questa, compagni/e ed amici/e, lo dico senza enfasi ma conferna6uy convinzione, è un tempo breve e decisivo per la nostra Sardegna. Domenica si vota per il Presidente e il Consiglio regionale in una situazione di grave crisi economica, culturale e morale con implicazioni politiche non solo locali ma nazionali. Una vittoria della destra confermerebbe e rafforzerebbe il suo trand positivo, una prevalenza del centrosinistra invece lo spezzerebbe e mostrerebbe che la destra è battibile nella prospettiva di una ripresa. 

La situazione è semplice. La destra ha messo da parte le divisioni e si è unita attorno al camerata Truzzu. Soru invece ha posto se stesso davanti a tutti. Una terza candidatura dopo quelle di Truzzu e della Todde. Ora il quadro, nelle sue linee essenziali, è definito. I sondaggi, ormai stabili e sedimentati, non offrono incertezze. L’esito annunciato per mister Tiscali è pari al 10% o poco più, gli altri due concorrenti sono a oltre il 40%. Truzzu ha una leggera, ma significativa prevalenza sulla Todde, 5-6% in più. Questa può farcela, Soru sicuramente no.

Una decisione s’impone pertanto nella nostra isola a tutto il mondo democratico. Lasciare da parte ogni sottile disquisizione e bandire ogni divisione per dare un deciso impulso forte e sicuro all’estromissiome della destra da viale Trento. Il voto a Soru, comunque motivato, è utile e fa vincere solo la destra. Nessun democratico può assumersi questa grave responsabilità. Questa ora è la questione fondamentale. Occorre mettere da parte pregiudizi e dubbi e dare un voto al centrosinistra, rappresentato da Alessandra Todde. Cinque, sei punti percentuale si possono recuperare. Non c’e altra via.

3 commenti

  • 1 Aladin
    17 Febbraio 2024 - 11:18

    Anche su aladinpensiero online: http://www.aladinpensiero.it/?p=151879

  • 2 Pigmalione
    17 Febbraio 2024 - 12:40

    I sondaggi? C’è un solo sondaggio che dà quelle percentuali, ed è basato su 500 rilevazioni. Dei 1000 intervistati, 250 hanno detto di non votare e 250 hanno detto di essere indecisi. Se anche solo la metà degli indecisi andasse a votare, la Todde potrebbe andare sotto il 30 e Soru al 25. Se tutti andassero a votare, potrebbe cambiare tutto. Le elezioni sono aperte e la retorica di non fare vincere le destre non può funzionare, lo stesso si potrebbe dire agli elettori della Todde, di votare Soru per non fare vincere Truzzu.
    Si voti non contro, ma per. Per un progetto, per un piano di sviluppo. Su questo sito spesso si è parlato contro le servitù militari, sarei curioso di cosa ne pensi l’autore delle tristi dichiarazioni della Todde sulla sostenibilità delle servitù. Dimenticandosi che, secondo il Ministero della Difesa, queste sono già sostenibili, e quindi tutto va bene così com’è. La Todde rappresenta, su tanti temi, la conservazione dello status quo e non vedo nessun motivo valido per cui votarla. Ci saranno sicuramente buoni candidati in quella coalizione, ma lo stesso vale per la coalizione sarda.

  • 3 Aladin Franco Meloni
    17 Febbraio 2024 - 12:58

    Fa piacere che in questi giorni numerosi intellettuali di sinistra, senza appartenenze, abbiano espresso un’intenzione di voto per la coalizione di centro sinistra. Nessuno più di loro è in grado di fare mille distinguo e trovare argomentazioni per scelte diverse, compresa l’ipotesi dell’astensione. E invece in questa occasione la scelta è netta. Il voto va dato a una delle liste della coalizione di centro sinistra e alla candidata presidente Alessandra Todde. Colgo tutto ciò come un buon segno verso la vittoria!

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