A.P.
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I soriani sono tenuti a dire che vinceranno e devono dirlo convintamente, perche’ se non lo fanno e appaiono anche solo dubbiosi tutto il loro castello crolla e compare la cruda realtà. Per questa ragione i seguaci di mister Tiscali e lui stesso sono aggressivi e lntrattabili. Fanno paragoni taglienti nei quali tra il loro capo e la Todde non c’è alcun possibile paragone tanto è manifesta la superiorità del primo. Lui di lei ne vale 20!
Viviamo un momento collettivo molto particolare, rabbia e sconforto sono all’ordine del giorno. Ai problemi socio-economici che colpiscono la collettività si aggiungono poi quelli personali. Un modo tipico per sfogare le proprie frustrazioni è gettare la rabbia sul vicino di casa o chi dovrebbe pensarla più o meno come te. Insomma, molti soriani si presentano aggressivi e dal ruggito facile! Per mitigare ogni conflitto e imparare a gestire la rabbia, dovrebbero capire che le altre persone possono avere un punto di vista diverso dal loro e anche un modo di fare differente. Un ottimo esercizio per liberarsi dal caos interiore e dall’astio, consiste nel dialogare con gli altri. Ma loro non lo fanno. La loro polemica è tutta rivolta alla Todde non a Truzzu. L’obiettivo infatti è prendere un voto in più della pentastellata. E se così fosse? Niente, una soddisfazione. Se tu trasformi il dissenso in odio, se non ti sforzi di dialogare ma ti contrapponi con durezza, non hai altra strada che l’intolleranza, con tutte le conseguenze del caso. In effetti il cemento del sorismo e l’anti5Stelle. Ma perche’ mai? In fondo nel piatto mondo politico nostrano hanno immesso una nota di novità, di fantasia con alcune misure per i più deboli, RDC, con il rilancio della questione morale, con una positiva opposizione alle armi ed altro ancora. Insomma, posizioni su cui si può discutere. Ma allora perche’ l’astio? Perche’ fuoco ad alzo zero contro la Todde, che pure è una donna valorosa e garbata? Perche’ i grillini hanno preso molti voti. Perche’ nel 2018 ne hanno preso più del PD e alleati messi insieme. E allora vinca pure la destra ma ai 5 stelle vanno tagliate le gambe, se vince Meloni o Truzzu poco importa. Il risveglio sarà amaro.
3 commenti
1 Aladin Franco Meloni
6 Febbraio 2024 - 09:41
Il sondaggio pubblicato il 5 febbraio a cura della società BiDiMetro va ovviamente preso con le pinze, tuttavia appare costruito con metodo scientifico. Troppe sono le variabili che non consentono un affidamento sul presunto esito finale. Prima di tutto il dato rilevante degli indecisi (25%). Nelle grandi linee tutto ragionevolmente nella normalità: lo scontro decisivo e’ tra le due grandi coalizioni, con una prevalenza del centro destra, che si assicurerebbe la vittoria contro un centro sinistra danneggiato dalla coalizione di Soru. Soru, andrebbe verso la totale disfatta, con le sue liste al di sotto del quorum necessario per entrare in Consiglio (10%). Lui inesorabilmente fuori per i meccanismi della pessima legge elettorale sarda.Tuttavia i numeri per la sua coalizione e per le liste che la compongono sono border line, tali da consentire alcuni ragionamenti un po’ azzardati, che espongo nelle righe che seguono.
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Ammettiamo per un momento che quella prospettata dal sondaggio sia davvero la situazione attuale su cui si giocano gli esiti finali della contesa elettorale; non consideriamo neppure quell’enorme 25% di indecisi, che spostandosi da una parte o all’altra potrebbero inficiare tutto il quadro: ci troveremo davanti a una situazione molto interessante.
Soru potrebbe incrementare il proprio consenso come presidente? Sicuramente, ma dell’11,1% attuale financo al 20% non se ne farebbe nulla, anzi non se ne fa nulla. Punto. Per la famigerata legge elettorale egli è inesorabilmente tagliato fuori dal Consiglio. Ma questo bel malloppo Soru lo vuole mandare al macero? Basterebbe cederne solo una parte a una delle due grandi coalizioni in lizza per determinare la vittoria dell’una o dell’altra. Il margine che separa Truzzu da Todde e’ del 4% . Un gioco da ragazzi per Soru: basterebbe dare indicazione a un pugno degli elettori delle sue liste per spostare attraverso il voto disgiunto i consensi sul candidato presidente, da lui alla Todde per determinarne la vittoria.
Un’operazione a gratis? No di certo. A Soru servono pochi dannati voti per evitare lo schianto delle sue liste e guadagnare il quorum del 10% per assicurarsi una pattuglia di consiglieri. I quali anche nell’ipotesi di vincita di Truzzu, assumerebbero un potere di “ago della bilancia” in Consiglio regionale. Se non ho sbagliato qualcosa che attiene ai meccanismi elettorali, davvero una situazione interessante, tale da far vedere i sorci verdi alla coalizione di centro destra! Ne sono consapevole sono ragionamenti nell’empireo delle idee costruiti su ipotesi i cui fondamenti sono del tutto incerti, ma che vale la pena avanzare . A qualcosa sicuramente serviranno.
2 Aladin
6 Febbraio 2024 - 15:53
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3 aldo lobina
6 Febbraio 2024 - 17:09
Mangiano i bambini
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