CESSATE-IL-FUOCO: LA PAROLA ALLA DIPLOMAZIA

13 Luglio 2023
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Questo documento sottoscritto da diplomatici, generali, giornalisti, intellettuali, Coordinamento per la Dermocrazia Costituzionale viene reso pubblico oggi 7 luglio 2023, raccoglie le conclusioni del convegno del 30 giugno organizzato in una sala del Senato, e si rivolge alle associazioni, alle organizzazioni della società civile e ai parlamentari della Camera e del Senato per chiedere la loro adesione e suggerisce di dare vita ad una forma di coordinamento tra deputati e senatori che sono per il cessate il fuoco, la trattativa e la pace.
Dopo Vilnius questo documento ci sembra più attuale.

A.G.

CESSATE-IL-FUOCO: LA PAROLA ALLA DIPLOMAZIA
1. Dal convegno “Guerra o pace?”, svoltosi in una sala del Senato il 30 giugno scorso,
sono emerse le conclusioni riflesse in questo documento, con il quale si intende
contribuire a dare rappresentanza sociale e politica ai sentimenti di pace che percorrono
l’opinione pubblica e raccogliere le adesioni di coloro che ne condividano il contenuto.
2. Nel perdurare del conflitto in Ucraina, ci rivolgiamo ai parlamentari italiani per
promuovere un cessate-il-fuoco presidiato da forze dell’ONU con la supervisione
dell’OSCE, e il simultaneo avvio di negoziati per una conferenza di pace e sicurezza in
Europa. Il protrarsi della guerra, infatti, rischia di aggravarsi fino al confronto nucleare, alla
possibile destabilizzazione della Russia e alla caduta in mani incontrollabili del suo
arsenale atomico. L’opzione proposta scongiurerebbe tali rischi, affronterebbe con gli
strumenti della diplomazia le spine all’origine del conflitto, aprirebbe la via a nuove
architetture di sicurezza nel nostro continente e permetterebbe di riportare la Russia nel
consesso europeo in un quadro di collaborazione che eviti futuri confronti e prevenga il
consolidarsi di sentimenti antioccidentali. Inoltre, offrirebbe all’Europa l’opportunità di farsi
capofila della propria sicurezza, nella lealtà atlantica e con la dovuta attenzione alle azioni
in corso da parte del Vaticano e di altri importanti interlocutori internazionali.
3. È urgente, quindi, dar luogo a un’iniziativa parlamentare che ispiri il Governo
italiano, e gradualmente tutti i membri dell’Unione Europea e dell’Alleanza, a una visione
lungimirante per l’Europa, in modo da non distogliere energie dai temi planetari della
nostra epoca e scongiurare l’infausta prospettiva di lasciare alle giovani generazioni un
mondo devastato dall’odio. L’avvio di un negoziato – e di una visione – di pace si
avvarrebbe di cultura e strumenti già disponibili e praticati in passato: i principi di Helsinki;
le regole fondative dell’OSCE; le iniziative di cooperazione emerse dagli anni Novanta in
poi nella stessa Alleanza Atlantica. Lo scopo finale sarebbe la costruzione, in Europa, di
un sistema di garanzie reciproche che nessuno avrebbe interesse a scardinare. La
ricostruzione dell’Ucraina farebbe ovviamente parte del progetto.
4. Questo documento si propone di tradurre in iniziativa politica il diffuso e crescente
desiderio di pace che attraversa l’Italia e l’Europa. Attorno a esso intendiamo raccogliere
componenti del Parlamento e della politica, al fine di indirizzare un chiaro messaggio
all’Italia, all’Europa e agli Stati Uniti per la stabilità del nostro continente. Anche perché
senza ampi correttivi da mettere subito in atto, le nuove adesioni alla NATO apportano ben
pochi vantaggi; anzi, irrigidiscono ancor più il confronto globale. Perciò auspichiamo che
nel prossimo Vertice di Vilnius non siano adottate precipitose decisioni sul futuro status
dell’Ucraina che priverebbero il negoziato di un importante elemento di trattativa.
5. Chiediamo a chi condivida questo documento di aderire e rendersi disponibile a un
coordinamento interparlamentare per gli obiettivi indicati. Non sarà un cammino facile, né
breve. Tuttavia, è il solo che appare ragionevole, nel generale interesse.
Roma, 7 luglio 2023
Giorgio Maria Baroncelli, Diplomatico A/R
Elena Basile, Diplomatica A/R
Mauro Beschi, Presidenza Coordinamento Democrazia Costituzionale
Mario Boffo, Diplomatico A/R
Rocco Cangelosi, Diplomatico A/R (segue)
Giuseppe Cassini, Diplomatico A/R
Guido Cerboni, Diplomatico A/R
Enrico De Maio, Diplomatico A/R
Tommaso di Francesco, Giornalista
Biagio Di Grazia, Generale
Domenico Gallo, Presidenza Coordinamento Democrazia Costituzionale
Giovanni Germano, Diplomatico A/R
Alfonso Gianni, Direttore di Alternative per il Socialismo
Alfiero Grandi, Vicepresidente vicario Coordinamento Democrazia Costituzionale
Raniero La Valle, Giornalista
Silvia Manderino, Vicepresidente Coordinamento Democrazia Costituzionale
Roberto Mazzotta, Diplomatico A/R
Gian Giacomo Migone, Presidente Commissione Esteri Senato 1994-2001
Fabio Mini, Generale
Enrico Nardi, Diplomatico A/R
Alberto Negri, Giornalista
Angelo Persiani, Diplomatico A/R
Antonio Pileggi, Presidenza Coordinamento Democrazia Costituzionale
Michelangelo Pipan, Diplomatico A/R
Armando Sanguini, Diplomatico A/R
Barbara Spinelli, Giornalista
Massimo Spinetti, Diplomatico A/R
Vittorio Tedeschi, Diplomatico A/R
Massimo Villone, Presidente Coordinamento Democrazia Costituzionale
Vincenzo Vita, Presidente Associazione Rinnovamento della Sinistra

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