A.P.

L’opposizione di centro sinistra in Consiglio regionale non perde occasione per dire che la legislatura e’ finita. Si vuole intendere che il governo e la maggioranza sono cosi’ paralizzati da divisioni interne e dall’ incapacita’ di affontare le gravi questioni sul tappeto da far meglio a togliersi di mezzo.  Dimissioni del presidente? Scioglimento del Consiglio ed elezioni anticipate? 

Ma e’ una posizione  condivisibile? Ne dubito. Basta leggere i titoli dei giornali locali per capire che la Sardegna e’ in sofferenza su tutto. Occupazione a rischo, da P. Vesme a S. Gavino, dal Porto canale a Macomer. La sanita’  e’ allo sbando.  Paesi senza medico di base, senza pediatra, ospedali dal Sulcis all’Oristanese. da Ozieri ad Alghero, sguarniti di servizi fondamentali. Le scuole chiudono battenti,  si disarticolano fin dall’infanzia le piccole comunita’.  Quante emergenze, quanti bisogni! Altro che sciogliere il Consiglio, bisogna farlo lavorare continuativamente e intensamente. L’opposizione lo deve sommergere di proposte con un programma di fine legislatura che porti a casa alcuni risultati concreti sulle questioni sul tappeto. 

Si potrebbe obiettare che così si favorisce in fondo Solinas e la maggioranza. Sarebbero loro a vantarsi dei buoni risultati. Ma non e’ cosi’. I cittadini sanno vedere, capire ed apprezzare un’opposizione costruttiva.