Verso le regionali. A sinistra, poco vincoli e molto sparpagliati

23 Giugno 2023
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A.P.

Non capisco quale strategia le forze del centrosinistra sardo stiano ponendo in essere per vincere le elezioni regionali ormai prossime. O forse lo capisco, ma lo scenario e’ angosciante. Non esiste un leader, un candidato alla presidenza. Manca cioe’ una guida capace di dare forma e unita’ alla coalizione, che le dia democraticamente un programma. Senza questo non si sfonda. Ora esistono dichiarazioni e personaggi che si fanno avanti in modo indiretto, in assemblee  e convegni. Abbastanza attivo Soru, in campo anche la ex rettora Del Zompo. Ma non c’e’ alcuna proposta. Come verra’ scelto il candidato alla presidenza, in base al numero dei convegni cui ha partecipato?

E il programma? Sara’ la risultante delle dichiarazioni di questo o quell’esponente di partito?

E’ evidente che e’ giunto il momento di tracciare un percorso, di individuare una sede, un tavolo di discussione, abilitato a decidere o quantomeno a fare proposte con autorevolezza.

Senza questo primo passo si continua col sistema dei segnali. I progressisti  indicono un’assemblea e mettono in pedana Soru, Sinistra futura si adombra perche’ trascurato. Altrettanto fa il PD.  In questo contesto senza regole ci sono tanti (oltre ai soliti noti) che si agitano per acchiappare un seggio, senza alcun respiro generale. Insomma si sta remando in senso sbagliato. A sinistra znziché vincoli, uniti, siamo sparpagliati, per dirla con Peppino De Filippo. Tutto il contrario di cio’ che occorre per vincere. Inutile ricordare che dietro l’angolo c’e’ l’astensione. Votare tappandosi il naso e’ passato di moda, da tanto.

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