A.P.
Voglio essere chiaro al massimo, a costo di irritare qualcuno. Iniziano le grandi azioni di avvicinamento alle elezioni regionali. E questo e’ naturale e perfino un bene, trattandosi di una scadenza importante. C’e’ urgenza di cacciare Solinas e la destra dal governo della Sardegna e c’e’ da segnare una inversione di tendenza rispetto agli esiti delle recenti elezioni stravinte dalla destra. Cio’ che non va bene e ‘ il modo con cui a sinistra si affronta il prolema. Non avendo costruito niente nel sociale, assistiamo a manovre autoreferenziali di personaggi che si riprongono in funzione di se stessi, per buscare il seggio. Alcuni, del resto, replicano quanto fanno da molti anni. Non ha questo senso l’iniziativa dei progressisti con Soru? Tant’e’ che Pizzuto di Sinistra futura se ne lamenta pubblicamente, e batte un colpo. Guardate che ci siamo anche noi, ammonisce. E non ha tutti i torti in un’ottica di posizionamento in chiave-seggio, anche lui ha le sue buone ragioni.
Ora, non ci vuol molto a capire che, se l’ottica e’ questa, tanti elettori e militanti della sinistra di base e dei movimentii, i semplici cittadini avranno difficolta’ a votare. In fondo, questa sinistra di pseudo leaders, capi e capetti affanosamente alla ricerca di elezione, senza alcun ncollegamento con realta’ sociali, poco interessano perche’ non producono alcun beneficio alla collettivita’, ai lavoratori, ai ceti in difficolta’.
Per fortuna, non tutti son cosi’, ci sono settori della sinistra meno chiassosi e piu’ impegnati sul programma, sulla coalizione e su una proposta meno incentrata sui singoli. Ma riuscira’ ad emergere? ad essere visibile? ad essere prevalente? Se tutto questo non accadra’, l’astensione e’ dietro l’angolo. Sia ben chiaro!
1 commento
1 Aladin
19 Giugno 2023 - 07:47
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