A.P.
I sondaggi si susseguono. Ormai impazzano, anche perche’ sono essi a determinare le posizioni delle liste e dei leaders e non viceversa, come dovrebbe essere. Sui sondaggi si preannunciano governi e si delineano gli equilibri di potere prossimi venturi, ma occorre essere prudenti. Piu’ d’una volta negli ultimi tempi ci sono state clamorose sorprese. Gli elettori decisi, che rispondono ai sondagģisti, son pochi, i piu’ sono ancora confusi, in riflessione, decidono all’ultimo momento. Voteranno, si asterranno? Per chi voteranno?
In questa situazione ogni fatto puo’ essere determinante, puo’ dare una spinta e orientare migliaia di elettori. Ad esempio due settimane di campagna elettorale di Grillo alla sua maniera non sarebbero senza effetto presso il vasto mondo che nel 2018 ha votato 5 stelle. Non e’ esagerato pensare possa avvicinare Conte a Letta. Si ricordi che Conte ha una grande popolarita’, ben superìore sempre a quella del segretario PD; la presa di posizione di Conte in 9 punti risponde alle preoccupazioni di una grossa fetta dell’elettorato, il quale e’ contrario all’invio di armi e alle sanzioni autolesioniste, mentre Letta agita l’agenda Draghi, che e’ causa del disastro sotto gli occhi di tutti. Letta ha fatto tutte le mosse per perdere, Conte le fa nell”interesse delle fasce piu’ deboli o piu’ colpite dalla crisi. L’irruzione di Grillo nella campagna elettorale con la sua fantasia e la sua efficacia metterebbe lo smorto segretario PD all’angolo, in cui si e’ gia’ da se’ rincantucciato, quasi rassegnato al peggio, e rimescolerebbe le carte rispetto agli altri sedicenti leaders, riaccendendo un dibattito ormai stanco, ripetitivo e privo di stimoli. Sarebbe una bella novita’.
Non e’ senza rilievo che oggi siano cadute o stiano cadendo a sinistra quelle pregiudiziali anti-pentastellati degli anni scorsi e molti delusi da Letta sono disposti a premiare Conte in cui ritrovano alcuni elementi programmatici propri della sinistra, dall’attenzione ai temi sociali e del lavoro, alla pace alla conversione delle spese militari in investimenti nelle strutture del Welfare, scuola e sanita’ anzitutto.
Importante e’ anche vedere come va Unione popolare. Ha un solido programma contro la guerra, il riarmo e l’invio di armi a Zelensky. Sul piano sociale e’ convintamente coi lavoratori, ha degli esponenti seri e credibili. De Magistris sopratutto a Napoli e al sud ha un vasto seguito perche’ e’ una persona coraggìosa e coerente. Ma con lui ci sono fior fiore di intellettuali militanti. Pensate allo storico Angelo D’D'Orsi in Piemonte. Gente affidabile, sempre a sinistra, sempre impegnata nella battaglia culturale e sociale. Da non trascurare poi i giovani militanti provenienti dalle formazioni in lista. Sono coraggiosi e pieni di entusiasmo. Una speranza in un mondo di politicanti.
Vedremo. L’esito delle elezioni puo’ riservare sorprese. Conta molto in questo il risultato di chi non si e’ acriticamente genuflesso davanti ad un impresentabile Draghi. Anzi pesa sopratutto questo. Vedremo.
1 commento
1 Aladinpensiero
2 Settembre 2022 - 08:55
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