Unione popolare dice e fa cose ragionevoli e condivisibili nell’interesse del paese, ma è secretata dai media. Diamo voce alla sinistra e ai lavoratori!

27 Agosto 2022
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Andrea Pubusa

C’e un fatto positivo a sinistra. La presentazione della lista di Unione popolare. Ho dato una lettura ai titoli delle cose che questa formazione ha detto e fatto in questa fase e non ne ho trovato una irragionevole. Il programma e poi la conferenza stampa di presentazione dei candidati sardi a Cagliari conferma la serieta’ e l’affidabilita’ di questo schieramento.
Sulle questioni centrali, presa di posizione ferma e decisa contro la guerra, contro il riarmo e l’invio di armi all’Ucraina, sempre a fianco dei lavoratori in lotta. Opposizione netta al governo Draghi, che della subordinazione ai poteri forti interni e internazionali, agli Usa e alla Nato ha fatto il suo atlantismo, i suoi valori occidentali.
Del resto, che sia fievole il successo dell’agenda Draghi e’ mostrato dal fatto che chi sembra avere maggiori possibilita’ di vittoria elettorale e’ FdI, ossia l’unica delle forze parlamentari rimasta all’opposizione del governo dei “migliori”, ed anche il M5S da’ segnali di forte ripresa proprio da quando ha messo in discussione la politica bellicista e quella antisociale del governo.
A sinistra questi sono gli obiettivi per  i quali il voto e’ utile politicamente, nel merito delle posizioni e dei programmi, non nel puro dato numerico in cui si mette in ombra che il PD sulle questioni fondamentali e’ sulle stesse posizioni della destra. A ben vedere infatti sono entrambi per il riarmo,  per le sanzioni autolesioniste, per l’invio di armi.  Insomma anche il PD e’ per la guerra per interposta persona. Cambia, rispetto a FdI, oltre al quadro generale di riferimento, solo  la politica verso le diversita’ sessuali e sui migranti. Non e’ poco, sono liberta’ sacrosante, da affermare con forza, ma vengono dimenticati i diritti sociali e abbandonati quelli del mondo del lavoro. Le fasce popolari sono piu’ che trascurate, avversate. Sul piano sostanziale il voto al PD non e’ utile perche’ non rappresenta un’alternativa alla destra, ne e’, al piu’, in concreto, una variante. Ma puo’ scongiurare una revisione unilaterale della Carta, il presidenzialismo? Ahinoi! Di grazia, contro chi abbiamo combattuto nel 2016, coi Comitati per il NO? Non era il Pd a stravolgere la Carta? Non era di Renzi la proposta? E’ affidabile oggi il partito che non lo era pochi anni fa?  Il partito che ha affossato lo Statuto dei lavoratori, sopprimendo la garanzia fondamentale dell’art. 18? E allora? Allora il voto utile e’ quello che prospetta un’alternativa a questa politica, che ha condotto il paese allo sfascio economico e istituzionale. Anche l’opposizione alle destre passa per un successo di queste forze. Per Unione popolare e’ di buon auspicio la raccolta in scioltezza delle firme per la presentazione della lista. Per il M5S il considerevole aumento di adesioni e il sensibile miglioramento dei sondaggi dopo la rottura con Draghi.
Queste forze sono l’argine piu’ sicuro e combattivo contro la destra vera e quella mascherata. Se si tien conto della incertezza degli elettori, da qui puo’ venire la sorpresa di queste elezioni: un voto utile per la democrazia e per il mondo del lavoro. Certamente una robusta pattuglia di parlamentari dell’Unione popolare dara’ spinta alla democrazia nel paese e portera’ i diritti dei lavoroatori e dei ceti subalterni al centro dello scontro politico.

 

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