Che disastro la UE! Sull’Ucraina il contrario di quanto dovrebbe. Il 30 Assemblea pubblica a Cagliari per la pace

28 Giugno 2022
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A.P.

Certo tutto e’ possibile, ma a guardare le cose con freddezza, a meno di una estensione del conflitto oltre la linea rossa, l’Ucraina non ha alcuna possibilita’ di vincere con la Russia. E allora sorgono spontanee due domande. Se questo e’ vero perche’ Zelensky non ha cercato  una soluzione diplomaftica? E ancor di piu’ perche’ non l’hanno indotto a questo i suoi alleati? In una trattativa a bocce ferme forse avrebbe ottenuto di piu’ di quanto non possa avere ora posto che e’ impensabile che Mosca si ritiri dai territori conquistati. Possibile che coi limiti all’intervento  esterno ben noti e dichiarati questa criticita’ non sia stata considerata?
Forse si confidava nelle sanzioni, ma anche qui ci sono molte considerazioni da fare. Le sanzioni hanno effetti anche per chi le fa, e talora  sono pari o superiori ai danni di chi le subisce, inoltre come si puo’ pensare di sanzionare chi ti da’ gas e petrolio in anbondanza e a buon prezzo? Se quello ti chiude il rubinetto, tu vai in crisi. Anche qui, come non vedere che il mondo e’ grande e l’energia va gola a tutti. Se la Russia stabilizza le forniture verso i grandi paesi asiatici, sara’ difficile tornare ai tempi d’oro con appprovvigionamenti sicuri e convenienti.
Infine ma non per importanza, quanto allo spirito di Ventotene e dei padri fondatori quanto assomilgia al progetto questa Europa che sanziona e rompe rapporti e linee commerciali? A dire il vero si tratta dell’esatto contrario. Insomma, l’UE sta andando in direzione contraria ed opposta al suo spirito  per inseguire un obiettivo impossibile pretendere che l’Ucraina batta la Russia senza intervenire direttamente nel conflitto.
Tutte ragioni che conducono solo ad una soluzione. La guerra andava evitata con una seria trattativa prima del 24 febbraio e ora  va chiusa chiusa al piu’ presto con reaĺismo. Certo nei massacri le responsabilita’ sono anzitutto di chi li fa, ma anche di chi li provoca o non li evita. Ed anche di chi incita a continuarein nome di valori presentati come eterni e inderogabili, ma che sono evidentemente ad intermittenza, come mostrano tante invasioni occidentali.  Come non essere d’accordo con Nico Piro?  “Rifiutando l’idea di qualsiasi compromesso (se solo ne parli ti trattano come un mercenario della Wagner) stanno prolungando un conflitto che non ha soluzione militare. Stanno dopando l’Ucraina, facendogli credere che il sostegno occidentale sia a tempo indeterminato quando la lezione afghana (si sempre quella) ci insegna che l’Occidente risolve i problemi irrisolvibili con l’oblio“.
Per questo siamo e vogliamo essere “maledetti pacifisti” e il 30 giugno facciamo a Cagliari un’Assemblea per dirlo a tutti.

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