Maria Laura Ferru
Proseguiamo la riflessione sulla campagna elettorale a Cagliari con questo intervento che pone al centro le criticità ambientali deella nostra città e i suoi riflessi sulla salute dei cittadini.
La presenza di un’altra lista alle comunali di Cagliari, la lista Verdes di Angelo Cremone, apre una speranza in più per i cittadini che sono sensibili ai problemi dell’ambiente. Un primo risultato c’è già: sicuramente vengono da lì indicazioni di denuncia che in questi giorni sono salite alla ribalta tramite i media. Sono quelle sul transito delle bombe della RWM destinate all’Arabia saudita, sul gassificatore a Giorgino, sulle polveri sottili. A lanciare un altro allarme hanno provveduto oggi i medici dell’Isde, l’associazione italiana dei medici per l’ambiente, che denunciano la pericolosità della sperimentazione del 5G prevista per Cagliari, chiedendo che i candidati sindaci prendano l’impegno di ritirarla.
Duro dover leggere che “se si seminano sostanze cancerogene…si raccoglieranno tumori”. Perché a Cagliari si soffre già anche per gli esiti dell’inquinamento atmosferico e per quello acustico: due fonti subdole di malessere che sfociano in malattie che non hanno causa apparente.
Quanti asmatici sanno che il loro male può essere causato ed aggravato dalle polveri emesse dal traffico automobilistico, tanto per fare un solo esempio? Quanti cardiopatici e quanti ipertesi sanno che la loro condizione può essere causata e aggravata da una fonte di rumore costante?
Ci sono altri due impegni da chiedere ai candidati sindaci: anzitutto, di occuparsi con onestà intellettuale di un proficuo riordino del traffico in città e, secondariamente, dell’applicazione delle norme previste dal Piano acustico e, nell’immediato, da quelle del Piano di Risanamento acustico a partire dai quartieri del centro storico.
C’è poi un altro vasto settore in cui un Comune davvero sensibile alla salute pubblica può fare molto sul piano della prevenzione ed è quello delle campagne salutistiche per orientare verso una sana alimentazione. L’attenzione alla salute dei cittadini dovrà diventare l’impegno principale per un’Amministrazione che voglia arrestare la fuga lenta ma costante dei suoi abitanti: prima di tutto rimuovendo le cause ambientali che creano malattie e poi contribuendo ad insegnare come prevenirle per quanto concerne le scelte individuali.
Nel passato è successo: nel XIV secolo i Consiglieri del Comune di Cagliari avevano approvato norme a tutela della tranquillità psico-fisica degli abitanti di Castello, decidendo che non si dovevano fare nel quartiere lavori rumorosi. E poiché nel quartiere non si praticavano attività con emissioni di fumo, come quelle dei vasellai, o ad emissione di vapori dannosi come quelle dei conciatori, c’è da credere che non si siano limitati alla sola lotta al rumore.
Per quanto riguarda la cultura, si può solo dire che mai come in questo momento si è ricchi di mezzi culturali che vengono dalla carta stampata e dall’online. Ma è anche vero che mai come in questo momento c’è necessità di porre ordine nelle fonti e guidare l’apprendimento. Per favorire la formazione del cittadino informato prima di tutto sulla storia della sua città. Perché chi non conosce il passato, difficilmente coglie la complessità del presente e sicuramente non sa guardare al futuro.
1 commento
1 Aladin
5 Giugno 2019 - 07:31
Anche su aladinpensiero online: http://www.aladinpensiero.it/?p=97521
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