Andrea Pubusa
Cosa deve fare un governo che ha a cuore la sicurezza dei cittadini di fronte a 40 morti per il crollo di un ponte? Deve entusiasticamente confermare la concessione a chi fa enormi profitti e non fa la manutenzione? O deve proporsi di revocare la concessione? Secondo i liberisti il governo non dovrebbe metter becco sulla concessione, dovrebbe far ripristinare il ponte e regolare gli aspetti economici, anche con le vittime, secondo contratto. Ora che questa linea venga sposata dai giornali che tradizionalmente tessono le lodi del mercato è fin troppo ovvio, che lo faccia il Manifesto, che si definisce “giornale comunista” sorprende. Eppure è tristemente così, segno di quanto l’egemonia liberista abbia scavato a fondo. Fabozzi contesta il propagandismo del governo, il populismo, inteso come il disegno di assecondare lo sdegno generale del popolo di fronte all’immane tragedia. Ma non si tratta di semplice buon senso rassicurare i cittadini? Dire che chi incassa miliardi da concessioni di beni pubblici dev’essere anche richiamato ai suoi obblighi di manutenzione? Ma Fabozzi dice che la revoca deve seguire un iter giuridico complesso e deve fondarsi su un’istruttoria completa, ossia su una puntuale cognizione dell’intera situazione di fatto e giuridica. Questo è vero, e Conte lo sa più di altri, essendo uno specialista della materia dei contratti, ma il governo sta enunciando un proprio indirizzo, rimanendo poi impregiudicato il percorso giuridico, che ovviamente sarà vagliato dai tecnici del governo e dall’Avvocatura dello Stato.
Anche il Manifesto paventa risarcimenti milionari, anzi miliardari, ma è senso comune pensare che a fronte di un fatto così grave, alla fine è più probabile che a pagare risarcimenti debba essere Atlantia-Benetton più che lo Stato, anche per il danno enorme all’immagine dell’Italia, oltre che quelli materiali ai familiari delle vittime e alle altre persone ed enti colpiti.
L’argomentazione della responsabilità dell’attuale governo nella vicenda è a dir poco ridicola. Non merita contestazione. Merita invece rilievo il fatto che i contratti in questione siano secretati, il che è già segno che c’è qualcosa di indecente. Di solito si tengono segrete le cose che non possono farsi alla luce del sole. Ma se c’è una materia dove la trasparenza e la controllabilità, anche dell’opinione pubblica, dev’essere massima questa mi pare proprio quella dei rapporti fra Stato e grandi gruppi privati, anche a garanzia della buona amministrazione.
Bene, dunque, l’intendimento del governo di intraprendere la procedura della revoca. Ci saremmo preoccupati se Conte o Di Maio non avessero manifestato questo proposito. Così come è da approvare il fatto che nel governo e nel paese ci si interroghi sull’assurdità della privatizzazione di settori strategici per la vita del Paese. Che la sbornia liberista stia finendo per la follia delle sue conseguenze sociali?
2 commenti
1 Aladin
18 Agosto 2018 - 10:31
Anche su Aladinews: http://www.aladinpensiero.it/?p=86105
2 Giacomo Meloni
18 Agosto 2018 - 15:16
Dopo aver fatto le debite proporzioni e ricordandoci che sui fatti di Genova siamo di fronte ad una tragedia immane che conta per ora 41 morti, numerosi feriti gravi e dispersi, mi fa pensare che tutta la sinistra ed i berlusconiani si siano uniti nel difendere la libertà di impresa e del mercato, condannando il Governo Conte, reo di minacciare di sospendere la convenzione con la Società Autostrade per inadempienze gravissime.
In Sardegna, invece, tutta la Sinistra con CGIL/CISL/UIL sta brindando perché l’Assessore Reg. le on. le Luigi Benedetto Arru ed il Direttore Generale dr. Fulvio Moirano hanno stracciato con una semplice lettera e per motivazioni sicuramente meno gravi il contratto ATS/AIAS, mettendo in pericolo 1300 posi di lavoro e l’assistenza di 3800 malati psichici e portatori di malattie gravi e invalidanti senza avere strutture alternative valide.
DUE PESI E DUE MISURE …IRRESPONSABILITA’ ALLO STATO PURO… STUPIDITA’ MISTA A CATTIVERIA … SI PUO’ ‘ ?
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