Sardegna. A sinistra si affilano le armi, con Francesco e Massimino finalmente di nuovo rossi

9 Luglio 2018
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Amsicora

 

 

SardegnaLive

Che faina Pigliaru! Guardate come recupera! Maglietta rossa alla manifestazione e cartello contro il Ministro Fontana, quel coglionazzo leghista che si è messo a pontificare sulla famiglia, regolare, irregolare, andando fuori tema e fuori competenza. Ma Pigliaru non lo perdona, lo cazzia senza se e senza ma, in piazza in mezzo al popolo democratico. Non sta nel palazzo lui! Un bagno di folla. E così il furbone pensa, fra sé e sè, fregandosi le mani, di far dimenticasre le genuflessioni verso Renzi e i suoi ministri, quando addirittura proponevano di segare le autonomie regionali manco a dirlo tutte esclusa quella sarda 8così diceva)! E il buon Pigliaru si è inginocchiato davanti a Renzi e alla Boschi quando volevano fare del Senato un dopolavoro di Consiglieri regionali  e sindaci, fra loro e loro, senza che i sardi ne potessero mettere neanche uno per incompatibilità, parola dello Statuto sardo.
Francè, non basta cambiare maglia per cambiar faccia. Tu puoi metterti tutte le magliette che vuoi, rossa, verde, tricolore, coi mori, bendati e sbendati, sei sempre quello delle foto con Renzi e Del Rio. Mi dispiace dirtelo, ma è così. Comunque, detto inter nos, la maglietta rossa ti dona, ti dà un’aria decisa, volitiva, ma, ahime! non cancella l’immagine degli inchini davanti a Renzi.
Diversa la musica per Massimino. Lui alla gente piace. Poi è sempre stato  complesso, criptico, ombroso, nè con la Costituzione né contro, né col PD né contro, con SeL anche quando SeL era stata sciolta da Vendola, con Campo progressista anche quando Pisapia ha sciolto Campo progressista… e pure se stesso.
A Massimino poi il rosso sta veramente bene. E’ il suo colore naturale. A lui il verde o il giallo non dona. E ce lo vedi coi 4 mori? No, lui è rosso e basta! Dentro e fuori. Forse ce la può fare. Certo anche lui qualche eccesso lo ha compiuto. Si è sempre prostrato anch’egli davanti a Renzi, Ma lo ha fatto in modo… alternativo, da pari a pari, da compagno con pensieri lunghi e altri, mentre Pigliaru ha sempre dato la sensazione di adesione piatta, di immedesimazione al trombettiere di Rignano.
Cosa dite, compagni combattenti e reduci di mille battaglie, sarà Massimino a riaccendere nei nostri cuori gli antichi e mai sopiti ardori? Sarà lui a impugnare e risollevare la bandiera rossa in Sardegna? Sarà lui a ridare speranza a migliaia di disperati, ai disoccupati e sottoccupati? Sarà lui a fare di una massa sparsa e delusa un esercito unito e forte? Sarà lui a farci rivere una nuova primavera?
Confesso. Un brivido mi assale. Parte dalla schiena, passa per il collo e giunge fino alla testa. Da sensazione diventa razionalità, pensiero, voglia di azione. Che bello, a sinistra si affilano le armi e… c’è l’imbarazzo della scelta! Pigliaru o Zedda? Finalmente di nuovo rossi! E non ditemi che non è figo!     

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