Amsicora
Ma guarda un po’, tutti sanno delle secrete cose, tutti svelano trame, tutti avanzano ipotesi sui retroscena della crisi. Ed io sto zitto!? Tutti interpretano l’art. 92 Cost. chi lo tira qua, chi di là, ognuno secondo le sue simpatie o antipatie per Di Maio e Grillo, e io taccio? No, amici e compagni, ho deciso, parlo anch’io. Dico la mia. Cazziata piu’, cazziata meno…
Premetto. In gioventù ero un discreto giallista, non nel senso di simpatizzare 5 Stelle che neppure esistevano (poi l’unica bandiera che mi piace era, è e sarà sempre rossa! Come il sangue dei Comunardi e del Martiri della libertà); no i grilli non c’entrano nulla, ero giallista semplicemente perché leggevo libri gialli. Ora, in questi racconti, le ipotesi più ovvie sono sempre sbagliate. Salvini si è impuntato perché aveva paura di governare? Banale, com’è da scartare l’ipotesi che abbia puntato i piedi su Savona perché saliva il suo consenso presso gli elettori, parola di sondaggio. No, no, amici miei, ve lo dico io com’è andata. L’oligarchia dominante, Mattarella e quei furboni del PD hanno perso e chi perde vuole sempre un’altra chance, una rivincita. E come fare? C’è una sola via, in questo caso, lo stallo e la confusione. far capire che nessuno ha vinto e nessuno ha perso. Dal caos qualcosa nascerà, e non sarà peggio della situazione attuale, con quel 32% a Di Maio. Il PD è la punta di diamante. Parte subito: non parla e non tratta con nessuno. Nessuno sbocco, questa è la speranza. Ai tempi supplementari con nuove elezioni il PD acchiappa qualcosa in più. Chissà.
E Mattarella che c’entra? Non le ha tentate tutte? Ha perfino dato spazio a Salvini e Di Maio. Ma scusate, chi ha scommesso su un contratto fra loro due? Nessuno di buon senso. Sono così distanti che faranno flop. Questo si pensava anche al Colle. Ma si è verificato l’imprevisto, l’impossibile! Salvini e Di Maio hanno raggiunto l’accordo, hanno fatto il programma e hanno anche individuato la squadra di governo. Mamma mia i due barbari alle porte! A quel punto, il disegno dell’oligarchia al comando sembra saltare, niente tempi supplementari, niente elezioni, niente rivincita. Il PD e FI fuori dalla sala dei bottoni. Che fare? Semplice. Il potere è sempre impalpabile, cosa si può fare e cosa no? Chi lo sa? Se non c’è sanzione si può far tutto e il contrario di tutto. Ad esempio, impuntarsi su un vecchio economista, già ministro, direttore di Confindustria, collaboratore di tutti o quasi i governi. E si può dire tutto. Perfino che questo anziano signore, sempre dalla parte del potere, è un pericoloso eversore. Nientemeno un pericolo per l’Unone europea! E sapete quale è la sua arma per scassinare l’Europa? Un libro! Si, amici e compagni, una monografia. Nientemeno il prof. ha scritto un saggio! E che dice mai? Non so, se meglio o peggio, ha scritto ciò che contro la politica della UE ha detto tutta una corrente di pensiero economico contraria al liberismo. Insomma, che mai dice questo novello Lenin? Segue un filone di pensiero keynesiano, secondo una linea enunciata da tanti premi Nobel. Ma dai! Amici miei, non è troppo banale? E’ come se l’assassino lasciasse la sua foto nel luogo del delitto, non vi pare? Far saltare un governo per un libro di un vecchio uomo del potere in linea con Stiglitz e altri? E allora, quale è il movente? Il governo coi grillini non s’ha da fare. Di Maio al governo mai!
E l’art. 92 Cost.? Amici e compagni, ascoltate cosa vi dico: non c’entra nulla! Può, non può? Ha il potere, non ce l’ha? Fumo, amici miei, solo fumo per distrarci. Una coltre per nascondere le cose. Non è questo il punto. Il potere, se non c’è sanzione, può fare ciò che vuole. Essere esercitato con discrezione o in modo abusivo. Piò trasformarsi in arbitrio. Può risolvere la crisi o buttarla nel caos. Perfino, giungere a sciogliere un Parlamento dove una maggioranza esiste, dicendo che non esiste. Costituzionalisti di tutte le fedi, ascoltate! Le norme non sono previsioni astratte e basta, interagiscono coi fatti. L’interpretazione nasce da una dialettica norma/fatto. E allora come può essere corretto l’esercizio del potere che conduce a sciogliere un parlamento per impossibilità di formare una maggioranza se la maggioranza c’è ed è dichiarata? Il potere c’è o non c’è in relazione alla situazione concreta e alle conseguenze pratiche del suo esercizio. Se il presupposto manca (impossibilità di una maggioranza) e le conseguenze sono addirittura farsesche, vuol dire che il potere, che in astratto c’è, non esiste in concreto, e se cionostante, viene esercitato, il suo esercizio è scorretto, non è conforme alla funzione. Chiaro? Savona o non Savona, euro o non euro, è così.
Esercizio del potere volto al caos, e poi? Poi, magari il PD prende un punto in più, il M5S mezzo punto in meno. Il primo vince il secondo perde. Il M5S viene messo alla porta. Salvini fa il pieno e fa vincere il centro destra. Mattarella gli dà l’incarico insieme a B. Il PD riprende la sua cordiale interlocuzione col centrodestra, come fa da anni. L’oligarchia al potere in Italia da anni è salva. E vissero felici e contenti….
1 commento
1 Aladin
31 Maggio 2018 - 21:22
Anche su Aladinews: http://www.aladinpensiero.it/?p=82991
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