Amsicora
Non so voi, ma io sono sempre più disorientato. Gli atteggamenti dei politici mi fanno girar la testa: il carnevale dei folli! Umm!, mi sorge il dubbio che sia io e non gli altri il problema. Prendete sulla questione dell’autonomia o del sovranismo o autodeterminatzione, che dir si voglia. Ci sono molti esponenti regionali che hanno convintamente sostenuto il SI’ alla deforma Renzi-Boschi e che ora si pronunciano per forme di autonomia estrema (sovranismo?) o di indipendenza, pardon: indipendentzia. Ad ottobre con la questione catalana all’acme, si levò alta la voce di Pigliaru e Ganau: formale e istituzionale solidarietà a Puigedmeont & C.. Comprensibile vicinanza contro la ruvida repressione di manifestazioni di piazza o del voto? Non, no, amici miei, solidarietà nell’attacco alla Carta costituzionale spagnola! Insomma, a testa bassa o alta, contra constitutionem! Solidarietà alla pretesa d’indipendenza! Nulla da obiettare. Niente di male essere rivoluzionari! Che bella sarebbe una rivoluzione! Togliere ai ricchi e dare ai poveri! Sarebbe la cura di tutti i mali sociali. Le rivoluzioni, si sa, o bruciano Carte costituzionali vigenti o non sono. Anche i nostri costituenti hanno fatto fuori lo Statuto albertino. Ma, ahime!, centralisti qua, indipendetisti là non funziona, non torna. In terra catalana indipendentzia, qui azzeramento dell’autonomia? Francesco e Gianfranco non sono gli stessi che giravano con Renzi e ministri vari a perorare un SI’ alla legge costituzionale che restringeva le autonomie in Italia? C’è coerenza? Ne capite qualcosa? Boh! Sarà per l’irrimediabile invecchiamento dei neuroni, ma io non ci capisco niente!
E Paolo e Franciscu? Appoggiano il centro-sinistra renziano in Sardegna e sono per l’indipendenza! Indipendentzia là e qua, sia ben chiaro. Ma essere indipendentisti e stare con Renzi e renziani non è come essere dei diavoli che prendono il bagno in una psicina colma d’acqua santa!
Ora, salta fuori questa bizzarria di voler inserire nella Costituzione il principio dell’insularità con un referendum inventato, fuori dell’art. 54 Statuto sardo e 138 Cost. Bizzarria, sia ben chiaro, non il riconoscimento dell’insularità, bizzarria volerla introdurre con una consultazione popolare, non prevista, extra ordinem. Di fronte a questa stravaganza, cosa ti aspetti? Beh, almeno che le massime autorità istituzionali sarde richiamino alla legalità costituzionale e statutaria. Anche per una ragione pratica. Se non segui le vie costituzionali, nella Costituzione o nello Statuto non inserisci un bel niente. La Costituzione e lo Statuto rimangono esattamente come sono, virgole e punti compresi. Ganau e Pigliaru queste cose le capiscono. Eppure Ganau, di solito misurato, come un capopolo si fa fotografare con bandiere e gonfaloni insieme agli scriteriati referendari insulari. Francesco, pensoso e con sguardo verso l’infinito (pensa alto o niente?), esprime solidarietà… contro un giudizio dell’Ufficio regionale per il Referendum! Insomma, prima e seconda carica regionale sono della partita, aderiscono a una iniziativa giuridicamente strampalata e confusionaria. Fuori legge, se fosse una cosa seria. A prendere in parola Pigliaru e Ganau si potrebbe, insistendo, arrivare allo scioglimento del Consiglio e al Commissriamento della Giunta. Alla catalana, per capirci. Siccome però si giochicchia in chiave elettorale, nessuno li prende sul serio. Neanche loro stessi. A Carnevale ogni scherzo vale!
Come in tutti i rivolgimenti epocali, c’è anche la pasionaria. Maria Antonietta, su L’Unione, discetta non solo di filosofia varia, ahinoi!, la butta anche in punto di diritto! Addio! Per fortuna che c’è Paolo! Mi rinfranco a sentirlo! Lui è sempre il più fine. Scansa l’aspetto giuridico, preliminarmente. Il ragazzo è colto, sa che il referendum è una cavolata. E allora lascia perdere e la gira in lotta allo Stato centralista e repressore. Alla Gandhi, ci mancherebbe! Lotta ferma, ma non violenta, signore e signori! Per esempio, boicottando il voto. Ma solo il 4 marzo, in cui il Partito dei sardi non c’è? O anche alle prossime regionali? Solo oggi o anche domani, that is the question. Vedremo. Il Mahatma non ci avrebbe pensato due volte!
1 commento
1 Aladin
3 Febbraio 2018 - 09:26
Anche su Aladinews: http://www.aladinpensiero.it/?p=77817
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