Mario Corona, monserratino, partigiano, sindaco comunista di Fucecchio

29 Novembre 2017
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Marco Sini

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Fucecchio, cittadina in provincia di Firenze di 24.000 abitanti, ha promosso su iniziativa dell’Amministrazione comunale e della locale Sezione dell’ANPI, una due giorni di iniziative, il 24 e 25 novembre, per ricordare Mario Corona, sindaco della città dal 1975 al 1980.
Mario Corona era nato a Monserrato nel 1916 e il 1 ottobre del 1938 fu arrestato dall’OVRA, insieme ad Antonino Tinti e ad altri 16 giovani monserratini, in qualità di capo del Gruppo Sardista-Comunista Corona-Tinti e condannato a 5 anni di carcere dal TSDS (Tribunale speciale fascista). Uscito dal carcere nell’ottobre del 1943, Corona si reca a Santa Croce e dopo aver preso contatti con la Resistenza fiorentina diventa un Partigiano. Corona ha avuto ruolo da protagonista nella Resistenza e nella liberazione di Fucecchio a fine agosto del 1944 pochi giorni prima dell’arrivo dell’esercito alleato, il 1 settembre. Corona in quel frangente costituisce anche la sezione del PCI di Fucecchio ed ha un ruolo come Commissario all’epurazione. Si sposa con una ragazza del posto e a fine 1945 rientra in Sardegna. Nella primavera del 1946 è eletto consigliere comunale di Cagliari nella lista del PCI e svolge un ruolo dirigente nella Camera del lavoro. Nel 1948 lascia definitivamente la Sardegna e dopo un breve soggiorno a Treviso come dirigente sindacale, rientra a Fucecchio dove si stabilisce definitivamente, rappresentando anche la città nel Consiglio provinciale di Firenze. Nel 1975 è eletto sindaco. Corona muore nel 2004 a seguito dell’incendio del suo capanno nel padule di Fucecchio.
Nelle giornate che Fucecchio ha dedicato a Corona è stato proiettato il docu-film “Fidellinu Corona su Comunista, storia di un combattente per la libertà”. Il video, sotto forma di intervista intramezzata da foto e narrazioni storiche, nasce da una lunga intervista a Mario Corona realizzata a Monserrato, nel lontano agosto del 1991. La video intervista completa dura circa 2 ore e mezza e spazia anche nei ricordi dell’infanzia di Mario che ci aiutano a ricostruire uno spaccato della realtà economico sociale, scolastica di un paese a vocazione vitivinicola dell’area cagliaritana. Nella edizione in DVD si ripercorrono alcuni dei momenti più importanti della vita dell’ex sindaco di Fucecchio come quelli raccolti nel libro autobiografico “Ricordare non è peccato. 1938-1944: storia e vicissitudini di un condannato politico”.
La video intervista è stata presentata in diverse occasioni e sedi: Venerdì 24 al mattino nell’aula del Consiglio Comunale alla presenza di amministratori e di alcune classi delle scuole medie.
Alla sera presso il Cine Tetro Pacini, con gli interventi di Marco Asuni, presidente nazionale della F.I.C.C., che ha introdotto la proiezione e, al termine della stessa proiezione sono seguiti gli interventi del sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli, del presidente A.N.P.I. provincia di Cagliari Marco Sini, del presidente provinciale A.N.P.I. di Firenze Luigi Remaschi, del presidente del Circolo del cinema “Nuovo Pubblico” di Monserrato Lino Ariu, uno dei curatori del video,  e del direttore della rivista “Diari di Cine-Club” Angelo Tantaro. Ha concluso la serata il presidente della Sezione A.N.P.I. di Fucecchio Giovanni Cartolano.
Nella giornata di sabato 25 il film-intervista è stato proiettato alle ore 9 all’Istituto Checchi (Liceo di Fucecchio), mentre nel pomeriggio è stato proiettato presso il Centro Giovani di Fucecchio “Sottosopra” dove, oltre al commento dell’intervista a Corona si è parlato di esperienza associazionistica e impegno democratico nel campo della produzione di docu-film.
Per la delegazione della Sardegna (ANPI e Circoli del cinema) è stata una importante e proficua esperienza che ci ha permesso di completare la conoscenza di Mario Corona, di cui conoscevamo solo l’impegno e l’esperienza antifascista di gioventù pagata con il carcere e, molto superficialmente, il suo ruolo nella Resistenza in Toscana.
In questi due giorni abbiamo ascoltato dettagliate testimonianze sul suo ruolo di comandante partigiano e di animatore politico e guida delle lotte democratiche del dopoguerra in quel territorio. Abbiamo anche appreso della grande popolarità e della stima di cui godeva quando ha svolto la funzione di sindaco della città. Il suo vicesindaco, l’avvocato Ferdinando Biondi, lo ricorda per la sua grande competenza e preparazione, per la passione politica, il rigore morale e la determinazione nell’amministrare, e anche come “il sindaco della porta aperta” in Municipio e che “si fermava in strada a parlare con tutti”.

2 commenti

  • 1 Oggi mercoledì 29 novembre 2017 | Aladin Pensiero
    29 Novembre 2017 - 08:51

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  • 2 Oggi giovedì 30 novembre 2017 | Aladin Pensiero
    29 Novembre 2017 - 22:56

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