Amsicora
Ma vi pare che Massimo e Luciano siano così sciocchi e semplicioni da dire un sì o un no. Troppo banale, troppo ordinario. Bisogna studiare, approfondire, non buttarsi in modo istintivo e inconsulto come, che so io?, Zagrebelsky, Smuraglia o Pace per citare due noti scriteriati avventuristi. No, loro non dicono no in questo modo e neanche sì. Né sì né no, dicono “forse“. Ed ecco il “Comitato del SO”, non del NI sia chiaro. NI richiama indecisione, nascoste propensioni trasformiste, negatività. No, no, loro non sono per il NI, sono per il SO, che evoca profondità conoscitive, vette inarrivabili di studi e picchi aguzzi di riflessione. A questo Massimo e Luciano ci richiamano: “So” da “sapere“, per puntare alla consapevolezza totale, integrale, piena, massima. “Sulla costituzione dei comitati del Sì e del No di ispirazione partitica ci siamo espressi senza riserve, convinti come siamo che non aiuteranno la discussione con e tra i cittadini, all’interno delle nostre comunità territoriali - dice Uras - Siamo favorevoli invece – permettete il gioco di parole – ai liberi comitati del So, perché lo spazio pubblico di questo appuntamento elettorale non deve e non può essere esclusivo appannaggio dei partiti e dei movimenti politici o dei loro rispettivi rappresentanti“. Ma quando mai! Certo dev’essere appannaggio degli studiosi, alla Massimo e alla Luciano!
“Forse“, dunque. Ma, di grazia, “forse sì” o “forse no”? La variabile “cambiamento dell’Italicum“, la legge elettorale, è l’ago della bilancia, fa la differenza. Scusate Massimino e Lucianino, so di buttarla rasoterra, ma siete più interni al PD di Bersani! Anche lui ormai a quella panzana della modifica dell’Italicum non ci crede più. Del resto, in un mese che si fa? Si fa una nuova legge elettorale? Ma voi non siete così volgari da nutrire sospetti, così sfiduciati da non credere a Matteo, non avete la cultura della diffidenza, no, no, basta che Renzi lo prometta e voi lasciate il SO e passate al SI. Se si elimina il superpremio al partito e lo si dà alla coalizione perché no, potete dire sì? Del resto perché, a quel punto, dire no? Nella coalizione un posticino si trova, non si nega a nessuno. E poi quei malvagi dei pentastellati di trasformisti e cambiacasacca non ne vogliono. Mamma mia! Dunque o Renzi o morte! Vada per la coalizione nell’Italicum! Ma se così non fosse, non bisogna essere troppo esigenti, forse ci si può candidare anche nel PD, magari come indipendenti. Problemi di sigla e bandiera? Ma quandomai! SO può diventare facilmente SU, Sinistra Unitaria, o SA, Sinistra Autonoma, o qualche altra cosa. Ma per simbolo e bandiera c’è tempo. E’ prematuro. Ora, vediamo come butta. Poco importa se viene tolto agli italiani il voto per formare il senato, se la rappresentanza viene attaccata, se si sopprime il regionalismo, e si accentra tutto sul governo, se si attacca lo Statuto dei lavoratori, il lavoro, la scuola, l’occupazione, i giovani. Tutto questo non conta! Ora ci vuole il SO, Sinistra Ondivaga.
4 commenti
1 Oggi mercoledì 19 ottobre 2016 | Aladin Pensiero
19 Ottobre 2016 - 07:53
[…] Sì-NO, troppo banale, meglio SO-Sinistra Ondivaga Amsicora su Democraziaoggi […]
2 aldo lobina
19 Ottobre 2016 - 08:57
SI, NO?
NI, SO,SEL
Proporrei all’Accademia della Crusca un aggiornamento… di lingua
3 marco
20 Ottobre 2016 - 10:45
grazie Andrea per la tua lucidità
4 Marco Sini
21 Ottobre 2016 - 06:06
Quindi quella che io avevo identificato come una bufala è una notizia vera!!!!……dopo i SI, i NO e i NI, ci sono anche i “So” di parlamentari rispettosi del SI e del NO e un po’ “indecisi” che arrivati al bivio della strada che stanno percorrendo se non scelgono su quale delle due strade andare, sicuramente vanno a sbattere sul cartello stradale che sta al centro del bivio…….
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