Amsicora
Quando la notte mi sveglio, per rifarmi il sonno, leggo. Ieri notte ho letto il blog di Vito Biolchini, che è sempre acuto e fuori dal coro. Anziché farmi riprendere il sonno, però, stavolta mi ha messo in agitazione. Ho letto che il voto alla Murgia rischia di essere inutile. Sardegna possibile, in base alla legge elettorale, forse elegge la Murgia e nessun altro, forse nessuno. Che spavento! Che disastro posso combinare io che, da buon iscritto all’ANPI, non voto neanche Michela, per via del suo indipendentismo anticostituzionale!
Mi risuona ossessivamente nella testa il messaggio di Vito: “se si vuol battere Cappellacci, poche seghe mentali, bisogna votare Pigliaru”. E poi Vito ricorda che c’è in atto una grossa partita che investe il futuro dell’Isola: mamma li turchi, arrivano gli emiri! Hanno grossi interessi sulle coste, si accingono a comprare il Cagliari calcio. Il dio demento in luogo del dio petrolio degli anni andati. Un nuovo padrone, come ai tempi del petroliere Rovelli.
Con questi pensieri in testa, vedo, finalmente, sorgere il sole. Leggo l’Unione e Vito ci spiega, legge lettorale alla mano, perché Michela disperde voti. Se la coalizione non raggiunge il 10% niente seggi. E , penso io, la sua coalizione è un’invenzione, frutto di pura fantasia: gentes, communidades, progres. Perché non biddas, furriadroxius, medaus? La Murgia sta facendo una sua buona campagna elettorale, è efficace, ma il resto è inconsistente, son sigle di fantasia, sotto il simbolo niente.
Poi sempre su L’Unione viene giù duro, Soru, contro il voto inutile alla Murgia e il voto utile a Piagliaru. Penso alla schizofrenia, Pigliaru, a suo tempo, fu cacciato dalla giunta proprio da Soru. Misteri della politica! Ma la cosa che mi preoccupa è un’altra. Tutto ciò che Renato tocca, dopo il giugno 2004, porta sfiga, è presagio di sconfitta. E del resto, che titolo ha lui a invocare la sconfitta di Cappellacci quando è lui, con la sua stoltezza politica, ad averlo fatto governatore?
Immerso in questi cupi pensieri, sento il giornale radio. Letta, da commesso viaggiatore che vende pezzi d’Italia nel mondo è nel Qatar, a trattare la cessione dell’Alitalia e non solo. Attacca l’opposizione, perché fa l’opposizione e poi dice che siamo in ripresa, smentito subito da Confindustria. Di seguito il Gazzettino sardo mi dice con enfasi che Letta ha piazzato agli emiri anche l’ospedale S. Raffaele di Olbia, quell’opera faraonica inziata da don Verzé e mai finita. Intuisco che nella partita con gli emiri c’è la mano libera sull’Isola. E allora le mie contraddizioni diventano instricabili. Vediamo se ho capito. Dovrei combattere Cappellacci, che può svendere agli emiri pezzi di Sardegna, per accrescere la forza del PD che, tramite Letta, svende pezzi di Sardegna agli emiri. Rimango paralizzato. Nella confusione mentale ripenso ad una facile via d’uscita: l’astensione. Ma anche questa è una prospettiva angosciosa, per me che milito a sinistra fin dai banchi del liceo e non sono pentito.
Vito, tu che ti sei sempre mostrato, ricambiato, amico mio, aiutami! Al di là dei numeri, spiegami perché dovrei votare PD & C. per salvare la Sardegna dagli emiri, se anche Letta a loro svende la Sardegna. Dimmi, che legge elettorale è mai questa che ci toglie la possibilità di mandare in Consiglio un’opposizione, anche piccola, a chi svende la Sardegna agli emiri? E poiché siamo tutt’e due iscritti all’ANPI (l’Ass. partigiani) e tu ne sei dirigente mentre io sono della base, fammi un altro piacere, spiegami perché dovrei preferire, per interposti candidati, Renzi a Berlusconi, posto che si son messi d’accordo al Nazzareno per fare una legge elettorale anticostituzionale e ammazza-opposizione. Perché rafforzare Renzi, tramite Pigliaru, se anche lui con Berlusconi, dominus di Cappellacci, è per manomettere la Costituzione, nata dalla Resistenza? Costituzione alla mano non son tutt’e due da prendere a sassate?
Un voto utile? Per me sarebbe quello ad uno schieramento o partito alternativo a FI e PD, non indipendentista però. Esiste?
4 commenti
1 Enea Dessì
5 Febbraio 2014 - 13:50
Amsicora, gli indipendentisti ci sono in tutte le liste e quindi? Anche in quelle di destra ci sono gli indipendentisti. Io voto per quelle che non ospitano ladroni e mi sento già meglio.
2 Caro Amsicora, per chi un voto utile? Per chi può realmente battere Cappellacci e per i partiti sovranisti - vitobiolchini
6 Febbraio 2014 - 02:03
[…] “Caro Vito, per chi un voto utile?”. Me lo chiede il compagno Amsicora su Democrazia Oggi, in un articolo appassionato, ricco di spunti, un po’ provocatorio e così sintetizzabile: “Perché votare il Pd nel nome della salvezza dell’isola dagli emiri, quando è poi il presidente del Consiglio Letta a volerceli portare in Sardegna? Perché votare Pigliaru che è dello stesso partito di Renzi, un politico che fa accordi con Berlusconi per stravolgere la Costituzione?”. […]
3 Vito Biolchini
6 Febbraio 2014 - 08:05
Ecco la mia risposta
Caro Ansicora, per chi un voto utile? Per chi può realmente battere Cappellacci e per i partiti sovranisti
http://www.vitobiolchini.it/2014/02/06/caro-amsicora-per-chi-un-voto-utile-per-chi-puo-realmente-battere-cappellacci-e-per-i-partiti-sovranisti/
4 Giacomo Meloni
7 Febbraio 2014 - 03:25
QUESTA LA MIA RISPOSTA A VITO BIOLCHINI:
Caro Vito, ti dico subito che non mi appassiona il dibattito sul voto utile, anche perché è un vero e proprio ricatto che negli anni si è dimostrato perdente. Vorrei, invece, richiamare l’attenzione sul dato dell’astensione ancora molto elevato in tutti sondaggi.
A differenza di altre tornate elettorali,dove l’astensione favoriva oggettivamente il voto a sinistra in quanto gli elettori di destra si dimostravano elettoralmente meno attivi rispetto al voto militante di sinistra; oggi ,a mio parere, l’astensione è prevalentemente connotata a sinistra. Dal mio osservatorio sindacale , leggermente privilegiato per i numerosi contatti che ho quotidianamente ,osservo una campagna elettorale molto piatta a sinistra, priva di slancio e dibattito, senza prospettiva ,ma soprattutto priva di un sogno. Talvolta ho la sensazione che questa sinistra sarda non abbia proprio voglia di vincere, dando, perciò ,un vantaggio reale all’aggressività di un Cappellacci, che, nonostante i propri guai giudiziari ed il fallimento politico dei suoi cinque anni di governo, vincerà inevitabilmente queste elezioni, benché con un margine ridottissimo.
Michela Murgia ha il merito di aver suscitato il sogno di una Sardegna diversa e possibile, ma, purtroppo per i suoi sostenitori ,arriverà seconda con un buon risultato che costringerà l’intera sinistra/sovranista di Pigliaru / Maninchedda-Sedda / Uras-Zuncheddu / Muledda - Melis e Sale ad una opposizione in Consiglio regionale molto più seria e plurale di quella per molti versi finta ed accomodante a cui abbiamo assistito in quest’ultima legislatura, ricca di lassismo ,corruzione e arrivismo che hanno causato colpevolmente la disaffezione al voto.
Lascia un commento